‘Con il proporzionale puro vogliono riportarci nelle paludi delle prima repubblica. Sono scioccata’, dice Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa alla Camera insieme insieme ai capigruppo di Senato e Camera, Ciriani e Lollobrigida. Presenti anche Emanuele Prisco, capogruppo in Affari Costituzionali e Ignazio la Russa.
‘Le priorità sono ben altre. Ma vogliamo accendere riflettori sulla vicenda annosa della legge elettorale. Che, nostro malgrado, torna all’ordine del giorno in commissione Affari costituzionali della Camera. Con la scusa di adeguamento al taglio dei parlamentari’, spiega la Meloni, ‘la maggioranza cerca di forzare per approvare i primi di agosto la sua proposta di modifica. Che di fatto introduce un proporzionale puro’.
L’attuale legge, il Rosatellum, è un sistema misto con una quota di maggioritario del 30 per cento nei collegi uninominali. E il rimanente 70 per cento con una quota di proporzionale. Un sistema costruito su misura per evitare che il centrodestra potesse andare al governo. ‘Ora non gli basta più’, afferma la Meloni.
L’obiettivo di Fratelli d’Italia, al contrario, è quello di rafforzare il maggioritario. E di far incidere il taglio dei parlamentari nel listino bloccato deciso dalle segreterie di partito. E non nella quota di parlamentari eletti dai cittadini. Con due vantaggi. E’ immediatamente applicabile e gli italiani decidono. ‘Basta tenere in piedi i 340 collegi uninominali già previsti dall’attuale legge, il Rosatellum. E si arriva a tenere una quota di maggioritario che riguarda il 60% degli eletti’. Questo in uno scenario dove il taglio dei parlamentari viene dato per confermato dal referendum. In questo modo si può votare subito e la sera delle elezioni si ha una maggioranza che può esprimere il governo.
Nel mirino la proposta della maggioranza giallorossa che di fatto rende inutile andare al voto. ‘Vogliono fare una legge proporzionale, mantenendo liste bloccate per il 100% degli eletti. Sono scioccata. Vogliono fare una legge salva-inciuci’, dice ancora Meloni: ‘A questo punto che si vota a fare? Con il proporzionale non sei vincolato a nulla, non alle alleanze, non ai programmi. Anzi: ci riportano nelle paludi della prima Repubblica’. Nella proposta di Fratelli d’Italia si introduce anche il premio di maggioranza. Se abbiamo una coalizione che arriva al 40%, elegge il 50% dei parlamentari.
‘Sia Lega che Forza Italia hanno espresso contrarietà al proporzionale. Vedremo che sintesi riusciremo a costruire. Spero che presenteremo questa proposta insieme, mediandola. E continuando a denunciare la vergogna della legge salva-inciuci che vuole la maggioranza. Dobbiamo garantire che chi governa sia scelto dai cittadini. Con la nostra proposta gli italiani possono decidere. E votare consapevolmente’, conclude Giorgia Meloni.
La maggioranza ‘forza’ i tempi sull’approvazione della legge elettorale. Ma rischia di non avere i numeri al Senato dopo lo strappo di Italia Viva e Leu.
Pd e M5S ripartono dal testo Brescia, un proporzionale con sbarramento 5%. Ma il cammino parlamentare si preannuncia non semplice. I renziani disertano la riunione di maggioranza sulla legge elettorale. Mentre Leu si astiene. L’approdo in Aula della legge elettorale, previsto per lunedì 27 luglio, rischia di slittare. Anche se dal Pd assicurano che la riforma andrà all’esame dell’Assemblea di Montecitorio prima della pausa estiva dei lavori, per incassare almeno il primo via libera di uno dei due rami del Parlamento. L’ufficio di presidenza della Commissione costituzionale ha stabilito di rinviare il voto sull’adozione del testo base, previsto per ieri, a lunedì 20 alle 16. Il testo, ribattezzato ‘germanicum’, su cui dem e grillini hanno trovato l’accordo, è un proporzionale secco con soglia di sbarramento al 5%.
La proposta di ritorno al proporzionale stile prima Repubblica che parte della maggioranza sta cercando di imporre, non troverà mai la convergenza di Forza Italia. ‘Continuiamo a pensare che i cittadini abbiano il diritto di scegliere una coalizione e un programma di governo e in questo senso va la proposta di legge depositata a Montecitorio da tutti i nostri deputati della Commissione Affari Costituzionali. Una compattezza, quella del centro-destra, che risalta ancora di più alla luce delle divisioni nella maggioranza’, afferma il capogruppo di Fi alla Camera dei Deputati Mariastella Gelmini. Gli azzurri lavorano al lodo Sisto, la proposta del deputato Francesco Sito, già depositata in commissione che punta a modificare le ‘percentuali tra maggioritario e proporzionale: due terzi ai collegi, un terzo alle liste’.
Arianna Manzi