Proseguono le polemiche dopo lo stop dell’Aula alla legge elettorale con i franchi tiratori in azione che hanno di fatto affossato l’intesa Pd-M5s-Fi-Lega. Dice Matteo Renzi: ‘Cè stato un fallimento impressionante della proposta di legge elettorale condivisa dai principali partiti’. Il leader Pd si dice ‘non ottimista’ su un nuovo accordo e attacca i Cinquestelle: ‘Sono inaffidabili per definizione’.
Questi ultimi rimandano al mittente le accuse: ‘Il Pd è spaccato e Renzi cerca di scaricare la propria debolezza politica sul MoVimento’. I pentastellati con Di Maio chiedono di andare al voto. Riaprire un altro tavolo, dice senza mezzi termini Di Maio, significa andarsi a fidare di quelli che nel segreto dell’urna hanno votato contro l’indicazione del loro capogruppo. Quindi io dico adesso basta, si va a votare il prima possibile con le leggi elettorali che ci sono e prima di avviare la sessione di bilancio.
Pisapia frena sull’apertura del segretario Dem, gongola Alfano: ‘Abbiamo vinto’, e chiarisce: ‘Siamo in una fase di sostegno e collaborazione al governo Gentiloni ma non ci sentiamo alleati del Pd’. E avanza la proposta di primarie.
Angelino Alfano dice: ‘Abbiamo vinto. Ieri si è trattato di un clamoroso fallimento’. Siccome c’è un contegno della sconfitta ed anche della vittoria, spiega il leader di Ap, il nostro contegno sta nel non infierire e nel guardare avanti per il bene del paese. Da oggi continuiamo a ragionare soltanto in termini di maggioranza di governo, conclude Alfano. Non si parli più di elezioni anticipate. Il caso è chiuso. Occupiamoci del bene del Paese.”Noi, ha precisato Alfano, siamo per andare avanti, il Pd ha formalmente dichiarato che la legislatura va avanti fino a scadenza costituzionale. Quindi il caso è chiuso. Fino a ieri dovevamo ragionare come maggioranza di governo e opposizione alla legge elettorale, da oggi torniamo a ragionare esclusivamente come maggioranza di governo.