Archiviata la questione fiducia, il premier Letta punta all’approvazione della legge di Stabilità. Come primo passo incontrerà i sindacati, convocati per il prossimo lunedì alle 18.30, con i quali definirà i dettagli del disegno di legge da presentare entro il 15 ottobre. Taglio del cuneo fiscale, nuovo patto di stabilità interno per favorire gli investimenti, service tax sulla casa, sono i punti sui quali Letta ha intenzione di puntare. “Di cose da fare da domani mattina ce ne sono tante, prima tra tutte la legge di Stabilità”, ha detto oggi lo stesso premier Enrico Letta, perché “il tempo perso in queste settimane pesa: arriviamo con il fiatone alla scadenza del 15 ottobre e il Parlamento dovrà avere un protagonismo maggiore sulla legge di Stabilità”.
Ma il governo dovrà occuparsi anche di numerosi temi ancora aperti, come il rientro del deficit, i soldi per la cassa integrazione, il rifinanziamento delle missioni internazionali e della social card. Nessun ripensamento invece per l’Iva aumentata dal 21 al 22% “Non c’è nessuna legge da fare. E’ un decreto di Berlusconi. Non c’è niente da fare”, ha detto il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni.
Per recuperare soldi, si punta alle dismissioni e soprattutto al taglio della spesa pubblica. “Non esistono tagli di spesa facile, la revisione va fatta con accortezza. Se andremo avanti chiederemo a Carlo Cottarelli di diventare commissario della spending review”, ha detto Letta nel suo intervento al Senato. Il direttore del dipartimento per gli Affari fiscali e di bilancio del Fondo Monetario Internazionale verrebbe dunque a Roma per mettere in cantiere una sorta di spending review permanente, e non solo contingente per reperire di volta in volta le coperture che occorrono. La priorità resta comunque la Legge di Stabilità:. “Ci saranno le norme per i Comuni, dal nuovo patto di stabilità alla servcice tax, e il taglio del cuneo fiscale”, riferisce il sottosegretario all’Economia PierPaolo Baretta. “Dobbiamo costruire un patto di stabilità interno per stimolare gli investimenti invece che bloccarli. Senza investimenti non c’è innovazione e crescita”, ha detto ancora Letta intervenendo a Palazzo Madama. Ci sarà poi nella legge di Stabilità la ‘service tax’, la tassa sulla casa che sostituirà l’Imu e accorperà anche la Tares. Tuttavia, precisa Letta. “il cuore di tutto sarà la riduzione delle tasse sul lavoro e del cuneo fiscale”, Tutto questo per rendere più corposa la busta paga. Nella legge di Stabilità in arrivo infine ci saranno anche sgravi fiscali per le start-up innovative, il rafforzamento dell’Ace (l’aiuto per la crescita economica) per incentivare la patrimonializzazione delle imprese e gli investimenti. Sempre nei prossimi giorni il governo dovrebbe dare il via ad un programma di dismissioni immobiliari e privatizzazioni e razionalizzazione delle società controllate, statali e locali.