Il leader della Lega Nord Matteo Salvini, con i deputati del partito, manifesta per la legittima difesa davanti a Montecitorio, Roma, 4 maggio 2017. ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

Legittima difesa, Ermini: ‘Togliamo la parola ‘notte’

Non si placano le polemiche sulla proposta di legge sulla legittima difesa, approvata ieri dalla Camera e che ora passerà all’esame del Senato . ‘Meno male’, sottolinea il presidente dell’assemblea di Palazzo Madama Pietro Grasso.

‘Diciamo meno male che c’è il Senato, se dobbiamo intervenire su questo tema. Staremo a vedere le proposte di ulteriori modifiche’, ha detto Grasso nel Teatro Palestra di Serra San Quirico (Ancona), a margine di un incontro con studenti provenienti da varie regioni europee e dall’estero in occasione della 35ma Rassegna nazionale di Teatro della Scuola.

E anche il Pd si dice pronto a modifiche, compresa la cancellazione della parola ‘notte’. La percezione di quello che è uscito è completamente stravolta e invece, come giustamente mi ha detto Renzi, la percezione dei cittadini deve essere di completa sicurezza e quindi dobbiamo essere disponibili a correggere la locuzione’,  della legge sulla legittima difesa.

‘Non servirebbe togliere la parola notte, ma se è l’elemento per cui si deve fare una campagna elettorale contro, allora la togliamo’,  dice David Ermini (Pd), relatore della legge alla Camera, parlando a Omnibus su La7.

Intanto Matteo Salvini si dice pronto al referendum:  ‘Se vanno avanti con questa schifezza raccogliamo le firme per un referendum per cancellarla’, ha detto il segretario della Lega parlando della legge per la legittima difesa in diretta Sky, a margine del congresso del Sap milanese. Quanto alle perplessità di Matteo Renzi, Salvini si è chiesto: ‘Come fa il Pd ad approvare una norma il giovedì e venerdì dire il contrario? Ormai il Governo e la maggioranza sono allo sbando, che si torni a votare’.

 ‘Quello sulla legittima difesa è un intervento che non serviva e che è anche un po’ confuso. Il legislatore non deve assecondare gli umori della società e dovrebbe desistere dal mettere mano a questa normativa’,  ha detto il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Eugenio Albamonte intervistato dal Gr1. Si tratta di un intervento inutile, ha spiegato Albamonte, perche’ la giurisprudenza dimostra, anche soltanto guardando gli ultimi casi, che c’e’ un atteggiamento di estremo favore da parte dei giudici verso chi invoca la legittima difesa, non e’ discrezionale ma già stabilito dalla legge. Per questo un intervento ulteriore non serviva, soprattutto se come in questo caso, e’ anche un po’ confuso. In particolare lo stato di grave turbamento di cui parla la nuova normativa porrà dei problemi applicativi: e’ una categoria giuridica che non esisteva fino a poco fa e metterà alla prova i giudici, che dovranno stabilire quando c’e’ turbamento, quando non c’e’, quando e’ grave.

Altro nodo è il riferimento all’orario notturno: non c’e’ una norma purtroppo che stabilisce quando bisogna considerare esistente l’orario notturno c’e’ quando no. E’ alla luce di questo quadro che l’Anm chiede di accantonare questa riforma: c’e’ già una normativa che e’ più che sufficiente.  A  me pare che tutto questo intervento sia molto caratterizzato dall’esigenza di assecondare una sensazione, una percezione all’interno della società, ma il legislatore non deve assecondare gli umori.

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