Resterà in carcere Lele Mora. Il gip Elisabetta Meyer, infatti, non ha concesso all’ex agente dei vip i domiciliari poiché, sulla base della relazione depositata dal perito Antonio Marigliano, ha ritenuto le condizioni di salute di Mora compatibili con la detenzione. Secondo la perizia, infatti, “lo stato di salute complessivo” di Mora, che lo scorso 30 dicembre ha tentato il suicidio ad Opera dove è detenuto, “non presenta attualmente segni clinici tali da farlo ritenere non compatibile con la detenzione carceraria”. Per il professore Marigliano, poi, il carcere di Opera è “una sede nella quale esiste un attrezzato centro clinico” che può seguirlo al meglio. Lo stesso medico, però, nella relazione ha parlato anche di “sintomi e segni clinici” che saltuariamente si presentano in fase acuta e che dunque “può indicarsi come opportuno un temporaneo ricovero” in ospedale, dove “potrà essere richiesto l’intervento di uno specialista psichiatra”. Stamani il gup ha depositato il provvedimento con cui conferma il carcere, sulla base della perizia e delle esigenze cautelari che non si sono affievolite.
La perizia era stata disposta nei mesi scorsi dal giudice, anche su sollecitazione dei pm Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci, dopo che più volte i legali del talent scout, gli avvocati Luca Giuliante e Nicola Avanzi, avevano denunciato le sue critiche condizioni di salute. Mora, infatti, che ha patteggiato 4 anni e 3 mesi di reclusione per la bancarotta della sua “Lm Management”ed è detenuto dal 20 giugno 2011, è dimagrito di oltre 30 kg e, come hanno spesso denunciato i suoi avvocati, è molto sofferente dal punto di vista psicologico. Sia il gup sia il Tribunale del Riesame più volte nei mesi scorsi hanno respinto le diverse richieste di arresti domiciliari avanzate dalla difesa, motivando, in sostanza, le “bocciature” delle istanze con il pericolo di fuga.