«Il segretario del Pd si vergogna così tanto del suo partito che è disposto persino a nascondere il suo simbolo? Lo capiamo perfettamente. Come dargli torto», ha ironizzato Giorgia Meloni, sulla sua pagina Facebook, con tanto di emoji che si sbellica dalle risate. «Per la vergogna si presenta senza simbolo del Pd», ha commento anche Matteo Salvini, promettendo una campagna elettorale pancia a terra per il candidato del centrodestra Tommaso Marrocchesi Marzi, imprenditore del settore vinicolo e senese doc. Caustica anche la reazione dei renziani: «Vi ricordate le polemiche per le Leopolde di Renzi senza bandiere Pd?», hanno sibilato, mentre il Pd, per citare Repubblica che ne ha raccolto gli umori, «fa spallucce». «Ci sta, è un collegio uninominale», è la giustificazione.
Come dimenticare che su quel collegio per il Pd pesa il disastro Mps rispetto al quale Letta ha anche la faccia tosta di lanciare appelli al governo per una rapida soluzione, come se anche in questo caso potesse cancellare il marchio del Pd.
«Io faccio una campagna elettorale per un collegio uninominale e cerco il più largo consenso possibile, quindi una coalizione, un allargamento, Come sempre in questi casi credo sia importante la logica di allargamento e non semplicemente un pezzo. Il Pd è un pezzo e lo guido io, sono il segretario che si candida, ma noi puntiamo a un allargamento. Come capita nei collegi uninominali, alla fine vincerà chi riuscirà ad avere la maggioranza dei consensi. È un tentativo di iniziare un percorso per il futuro. Credo che questa sia l’occasione per cominciare a creare queste condizionii», è la giustificazione del segretario Pd.