Il presidente del consiglio Enrico Letta si dice convinto che la condanna di Silvio Berlusconi non avrà conseguenze negative sul suo governo perché devono prevalere gli interessi generali. Insomma questioni personali vanno separate da quelle generali anche se sull’incandidabilità va “applicata la legge”. “Io spero e lavoro perché prevalga l’interesse del Paese” e “l’interesse del paese è avere risposte e fare le cose” per cui “tutti i partiti devono assumersi responsabilità e fare scelte”. In ogni caso “il programma del governo è forte e va avanti” ma “non è interesse del paese continuare a tutti i costi, non credo che il logoramento sia interesse dell’Italia”, dice il presidente del consiglio sulle conseguenze della condanna definitiva della Cassazione per Silvio Berlusconi. “L’attenzione concreta alle realizzazioni nell’interesse del Paese rimane la nostra stella polare”, ha aggiunto il premier. “Sono assolutamente consapevole del momento delicato e ho detto ieri e lo ripeto che sono tra quelli che mette davanti a tutto l’Italia. Se c’è chi vuole mettere davanti altre priorità penso che in questo momento è importante avere in mente l’ordine di priorità: prima viene il Paese, l’Italia e poi altri interessi che non possono essere considerati come subordinati a questo che é l’interesse superiore”. Sulla questione dell’incandidabilità di Silvio Berlusconi dopo la sentenza della Cassazione sui diritti Tv “da quello che ho capito c’è solo da applicare la legge, non ci sono elementi di discrezionalità”, dice oggi il premier Enrico Letta.