“Ci sarà bisogno di tutti nel Pd, di grande unità, soprattutto in questi giorni dove continuiamo a registrare centinaia di decessi per Covid. Tutti noi abbiamo la responsabilità nei confronti del Paese, della salute delle persone, dobbiamo proteggere, vaccinare, aiutare il Governo e aggiungo. Io ho fatto un giro di ascolto nelle categorie economiche, ho parlato con i sindacati, con le associazioni di imprenditori e credo che la linea debba essere, come ha detto Draghi, di rigore da una parte e dall’altra di attenzione a chi chiudendo ha bisogno di aiuti. Penso che un Decreto Imprese che intervenga sui costi fissi, sia necessario. Dobbiamo essere uniti per salvaguardare la salute e intervenire sui sostegni, Draghi sta agendo nel modo giusto”. Così Enrico Letta, Segretario del Partito Democratico da Bruno Vespa a ‘Porta a Porta’ che sui temi che riguardano il Pd dice: “Nel discorso in cui ho accettato la candidatura a leader ho detto che noi dobbiamo costruire un’alleanza che ha senso se il Pd è forte e capace di costruire una rete di alleanza non solo con il Movimento 5 Stelle ma anche con altre forze politiche. Io sono per una coalizione che cerca di tessere una tela e questo sto facendo. Io scommetto sull’evoluzione del Movimento 5 stelle. Da una parte il Movimento si è già evoluto durante il Governo Conte II, le scelte europee che hanno fatto, in linea con le nostre, hanno portato Next Generation EU che per l’Italia vuol dire tanti soldi. Conte, Gualtieri, Di Maio, Amendola sono stati gli autori di questa operazione. Poi c’è l’evoluzione dei 5 Stelle oggi, Conte che ne prende la guida, avrà la responsabilità di portarlo verso una strada che sia compatibile con noi sapendo però che la nostra compatibilità ha più senso rispetto a quella tra due forze politiche come Fratelli di Italia e Lega che non solo sono oggi, uno in maggioranza e uno all’opposizione ma litigano su tante cose”.
Letta ha presentato a Di Maio il suo progetto di partito, sia per quel che riguarda le proposte sia per le alleanze. Infine, Letta e Di Maio hanno anche affrontato la questione delle riforme istituzionali, nell’ambito del giro che il segretario dem sta facendo con tutti gli interlocutori nell’ottica di sfruttare questo scorcio di legislatura per gli interventi che possono curare quella che più volte ha definito la “democrazia malata”.