Dopo solo ventiquattr’ore dalla revoca dell’immunità, l’ex presidente del Guatemala Otto Pérez Molina è finito in carcere per ordine di un giudice che ha disposto la reclusione preventiva per evitare la fuga o l’inquinamento delle prove. Pérez Molina è accusato di frode fiscale e associazione a delinquere e una commissione sta indagando sul suo coinvolgimento in un sistema di tangenti e corruzione che ha portato alle dimissioni di cinque ministri del suo governo in poche settimane. Il governo dell’ex generale Otto Fernando Pérez Molina è stato travolto da uno scandalo di corruzione che ha coinvolto anche l’ex vicepresidente Roxana Baldetti. I politici del governo Molina sono accusati di aver ricevuto tangenti da imprenditori per ridurre i dazi doganali. Gli inquirenti hanno formalmente accusato di corruzione l’ex vicepresidente Baldetti, arrestata tre giorni fa. I magistrati hanno sostenuto in tribunale che la Baldetti avrebbe incassato una tangente del 50 per cento su tutti i dazi doganali, per un totale di 3,8 milioni di dollari tra il maggio del 2014 e lo scorso aprile, quando è emerso lo scandalo. In cambio, secondo la procura, Baldetti avrebbe assicurato la riduzione dei dazi. La vicepresidente, che aveva rassegnato le dimissioni l’8 maggio, è stata arrestata in un ospedale privato, dove era ricoverata per problemi gastrointestinali e cardiaci. Attualmente, è detenuta in una base militare, mentre Monzón, il suo ex segretario privato, è ancora latitante. Il 6 settembre si terranno le elezioni presidenziali nel paese.