Sblocco dei beni del passato regime congelati all’estero per aiutare la popolazione libica, con dieci miliardi di euro subito disponibili e l’assicurazione che la Nato e gli alleati continueranno le operazioni militari fino a quando la situazione non si sarà stabilizzata e il nuovo governo potrà insediarsi a Tripoli. Sono questi alcuni dei principali punti dell’accordo raggiunto a Parigi nel corso della conferenza internazionale degli amici della Libia.. Nicolas Sarkozy ha ricordato a Mustafa Abdel Jalil e a Mahmoud Jibril, i due leader del Consiglio nazionale transitorio, “i libici si sono liberati da soli, noi li abbiamo solo aiutati” e che “‘decine di migliaia di vite sono state salvate grazie all’intervento militare”. “Il denaro preso da Gheddafi deve tornare ai libici. Siamo tutti impegnati a sbloccare il denaro della Libia di ieri per finanziare lo sviluppo della Libia di oggi”, ha sottolineato il presidente francese, annunciando la messa a disposizione immediata di 10 miliardi di euro. L’impegno dell’Italia sarà sia economico che “militare”. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha promesso di rimettere in funzione il gasdotto Greenstream entro il 15 ottobre. “Forniremo aiuto con i nostri carabinieri per formare la polizia e abbiamo messo a disposizione delle motovedette per il controllo dei confini. Inoltre forniremo con l’Eni il gas alla popolazione. L’Italia è e sarà lì per far ripartire questo popolo e farlo divenire democratico”. Su Gheddafi, la priorità non è trascinarlo davanti al tribunale dell’Aja: Cameron e Sarkozy hanno ribadito che deve essere arrestato e spetta ai libici decidere liberamente se deve essere giudicato e dove deve essere giudicato. L’Italia riapre la sua ambasciata a Tripoli dopo il saccheggio dello scorso maggio. Giuseppe Buccino Grimaldi sarà ilnuovo ambasciatore italiano in Libia.
Riprova
Conferenza sulla solidarietà europea ad Arad, Romania
Per due giorni, il 4 e 5 settembre, la città di Arad, sita nell’ovest della …