‘Mi auguro che si arrivi al più presto al cessate il fuoco permanente in Libia’, dice il presidente turco Recep Tayyip Erdogan al termine del colloquio con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, parlando del lavoro diplomatico in corso a Mosca.
“Il cessate il fuoco può risultare una misura molto precaria se non inserito in uno sforzo della comunità internazionale per garantire stabilità alla Libia. E per questo abbiamo condiviso la opportunità che si acceleri il processo di Berlino”, afferma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Alla conferenza di Berlino, ha detto il presidente del consiglio, “ci saranno anche gli attori libici: non è possibile parlare di Libia se non ci sarà un approccio inclusivo. Qui si tratta di un processo politico”.
“Questo weekend c’è un vertice a Berlino, il presidente Conte, Putin e io stesso abbiamo la volontà di partecipare a questo vertice, siamo decisi”, aggiunge il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
Al contempo in Libia c’è allarme per un nave italiana sequestrata. La Guardia Costiera di Bengasi stamattina ha sequestrato una nave italiana che stava per entrare nell’area del Golfo di Sirte. Stando a quanto l’Adnkronos apprende da fonti di intelligence si tratta di un cargo italiano che trasporta auto. Al cargo è stata negata la possibilità di dirigersi a Misurata. Al momento è al porto di Bengasi e non è sottoposto ad attività ispettiva né a fermo di polizia. A quanto si apprende, una volta constatata l’impossibilità di recarsi a Misurata, la Grande Baltimora si sarebbe diretta spontaneamente verso il porto di Bengasi dove è presente un ufficio della stessa compagnia Mayar Libya presente a Misurata incaricata di sdoganare il carico del cargo. Questo verrà dunque scaricato a Bengasi invece che Misurata e la Mayar Libya si occuperà di recapitarle a destinazione. Terminate le operazioni, la nave riprenderà la navigazione, diretta in Italia.
Bengasi è controllata dalle forze di Haftar che ostacola i traffici verso il governo centrale libico. La situazione comunque si è ricomposta immediatamente, se non che le auto andranno all’esercito di Haftar.
Il governo di Tripoli e il rivale Khalifa Haftar si scambiano accuse reciproche su violazioni della tregua entrata in vigore alla mezzanotte. Il governo di accordo nazionale riconosciuto da Onu e Ue ha parlato di violazioni del cessate il fuoco nelle zone di Salah al-Din e Wadi el-Rabie pochi minuti dopo la sua entrata in vigore. Ma ha ribadito il proprio impegno al rispetto della tregua voluta da Turchia e Russia chiedendo l’appoggio dei due sponsor e della missione Onu in Libia a garanzia della sua tenuta.
Sulla Libia, è intervenuto il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri:La confusione fatta da Conte e Di Maio sulla Libia costerà all’Italia soldi e oneri aggiuntivi. Oltre alla perdita di credibilità che c’è stata. Ma come si fa a tenere, in una fase così drammatica per la comunità internazionale, a Palazzo Chigi un incapace come Conte e alla Farnesina un ignorante come Di Maio? L’Italia ha bisogno di un governo subito ed è meglio andare al voto che proseguire con questa agonia politica ed istituzionale, che logora la nostra residua reputazione. Il mondo deve affrontare tornanti molto impegnativi. Si può consentire all’Iran di preparare una bomba atomica quando, anche con dei missili, ha abbattuto per errore un aereo civile? Bloccare l’Iran è una priorità assoluta della comunità internazionale, come ha fatto ben capire Trump in questa fase. L’Italia, d’altro canto, dovrebbe gestire la crisi libica che rischia di scaricare sul nostro Paese problemi e immigrazione in quantità. Ma può un governo così ridicolo e patetico, impastato di ignoranza e incapacità, tutelare i nostri interessi in un momento del genere? La risposta è una sola: no. A casa, per svolgere elezioni al più presto e tutelare gli interessi italiani in un momento drammatico per l’umanità”.