Libia in fiamme, via più di 100 italiani

Incendiato un secondo deposito di carburante

Dopo l’incendio ad un deposito di benzina, stanotte, colpito da un razzo durante gli scontri vicino a Tripoli, ha preso fuoco un secondo deposito di carburante. Lo rende noto il governo libico che parla di una catastrofe umanitaria ed ambientale. In questo stato di quasi totale anarchia, più di 100 italiani hanno deciso di lasciare il Paese, nonostante non ci sia ancora un ordine formale da parte della Farnesina. Il Ministro Mogherini ha dichiarato che l’uscita dei nostri connazionali è avvenuta sotto la protezione del nostro governo, che ha provveduto a trasferiri via terra verso la Tunisia, da dove l’aeronautica militare li trasferiti a Pisa. Ha aggiunto inoltre che su richiesta di alcuni governi UE, l’Italia si è occupata anche del trasferimento di persone di nazionalità diversa. Intanto dopo l’evacuazione di ieri dell’Ambasciata americana a Tripoli, oggi sono stati alcuni paesi quali, Gran Bretagna, Germania, Olanda e Francia, a chiedere ai propri connazionali di lasciare la libia al più presto.

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