Un giro di tangenti avrebbe portato all’elezione del premier ad interim della Libia, Abdul Hamid Dbeibah. E’ il risultato di un’inchiesta dell’Onu, anticipata dal Guardian, in base alla quale i voti che hanno determinato l’elezione a sorpresa di Dbeibah sono stati comprati con tangenti tra i 150mila e i 200mila dollari offerte ad almeno tre dei delegati con diritto di voto.
I membri cioè del Forum di Dialogo Politico, composto in totale da 75 delegati, chiamati, un mese fa, ad eleggere un primo ministro ad interim che guidasse un nuovo esecutivo verso le elezioni a dicembre. Tutte circostanze che, sempre secondo il Guardian, l’ufficio del primo ministro avrebbe già smentito, bollandole come create ad arte per bloccare il processo politico.
L’inchiesta fa riferimento addirittura ad una lite che sarebbe scoppiata nell’hotel in cui si è riunito il Forum di Dialogo perché alcuni delegati avevano sentito che ad altri era stata garantita una tangente superiore, fino a 500mila dollari.
Il rapporto delle Nazioni Unite, che sarebbe partito proprio da una segnalazione dell’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Libia Stephanie Williams, sarà pubblicato il 15 marzo (ANSA).