Le fazioni rivali in Libia hanno accettato di trasformare “la tregua” in un “cessate il fuoco permanente”. Lo ha reso noto l’inviato dell’Onu Ghassan Salamé, all’indomani della prima riunione, tenutasi lunedì a Ginevra, del Comitato militare congiunto composto da 5 membri di entrambe le parti, il governo di accordo nazionale guidato da Fayez Al Sarraj e le forze del generale Khalifa Haftar. Sempre Salamè riferisce che ”non è stato rispettato l’embargo sulle armi in Libia imposto alla Conferenza di Berlino”. E che ”attualmente in Libia si trovano oltre venti milioni di armi”.
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