I combattimenti scoppiati domenica tra milizie rivali alla periferia sud della capitale libica Tripoli sono cessate da un giorno all’altro dopo una tregua che deve ancora essere consolidata da un accordo di cessate il fuoco. Lo hanno detto testimoni e una fonte dei servizi di sicurezza. Secondo un abitante di Ain Zara, un sobborgo a sud-est della capitale, la calma è tornata ieri mattina nel quartiere, teatro il giorno prima di violenti scontri. Altri residenti dei quartieri Salaheddine e Khallet al-Ferjan, a sud di Tripoli, dove i combattimenti erano concentrati, hanno confermato la pausa negli scontri, anche se alcune strade sono rimaste chiuse al traffico, secondo loro.
Stando a una fonte dei servizi di sicurezza, un accordo su una tregua è stato raggiunto ieri sera con le milizie rivali, prima dell’inizio dei negoziati di oggi per raggiungere un accordo completo di cessate il fuoco. Gli scontri hanno lasciato almeno cinque morti e 33 feriti, secondo un rapporto del Ministero della Salute. A scontrarsi, sono stati due gruppi armati entrambi teoricamente legati al governo di unità nazionale (GNA) riconosciuto dalla comunità internazionale, secondo fonti di servizi di sicurezza.