Baghdadi el Mahmoudi ex premier libico, detenuto da mesi in un carcere tunisino, ha cominciato uno sciopero della fame per protestare contro la sua mancata liberazione, nonostante un tribunale abbia disposto il non luogo a procedere nei suoi confronti. Contestualmente, riferisce il sito Tunisie Numerique, l’ex braccio destro di Muammar Gheddafi, ha revocato il mandato ad uno dei suoi difensori, l’avvocato B‚chir Essid, per le dichiarazioni di taglio politico che il legale ha fatto in questi mesi e che avrebbero nuociuto al buon esito della vicenda processuale. Mahmoudi è stato arrestato il 21 settembre con l’accusa di ingresso illegale in Tunisia, da cui è stato poi prosciolto. Ma, nonostante la decisione dei giudici, resta ancora nel carcere di Mornaguia, a Tunisi, perchè rimane ancora irrisolto il nodo della richiesta di estradizione avanzata dalle autorità di Tripoli che, se non accolta, potrebbe determinare un problema nelle relazioni tra i due Paesi, come fatto chiaramente capire dalla nuova leadership libica. Mahmoudi, d’altra parte, ha già ottenuto asilo politico dalla Repubblica Centroafricana.
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