In this Thursday, Aug. 27, 2015 photo, rescuers gather around the bodies of drowned migrants in Zuwara, Libya. (ANSA/AP Photo/Mohamed Ben Khalifa)

Libia, una nuova strage di migranti con 200 morti in due naufragi

Circa 200 cadaveri di migranti sono stati individuati dalla Guardia costiera libica davanti alle coste di Zuwara, teatro ieri di un doppio naufragio. I corpi di 40 persone sono stati trovati all’interno della stiva di un barcone che si è arenato su una spiaggia, mentre circa 160 galleggiavano in mare a circa 1 km dalla costa. La Guardia costiera è riuscita a recuperare alcuni cadaveri ma altri sono stati lasciati in mare perché il battello  non aveva abbastanza luce per continuare il lavoro. I corpi sarebbero di migranti provenienti dall’Africa sub-sahariana, dal Pakistan, dalla Siria, dal Marocco e dal Bangladesh.  Secondo una ricostruzione di ieri della Bbc, uno dei barconi aveva a bordo circa 50 persone mentre il secondo, che è affondato molto dopo, trasportava 400 passeggeri. Nel Canale di Sicilia l’incidente con il bilancio più pesante resta quello del 18 aprile scorso: circa 700 le vittime, la strage più grave dal dopoguerra. La Libia, con la sua crisi interna che spacca il paese vari pezzi e favorisce l’infiltrazione dell’Isis, è terra da cui salpano molti barconi allestiti dai trafficanti di esseri umani grazie proprio alla carenza di controlli provocata dall’instabile situazione. Zuwara è notoriamente un punto da cui salpano molti i barconi.

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