Libri d’autunno tra terrorismo e odio, da Oz a Mantel

Terrorismo, radicalismo e fanatismo si aprono strade di analisi sempre più approfondite, di fronte allo sconcerto collettivo, nelle opere narrative e nei saggi. Tanti i titoli in arrivo in libreria nei prossimi mesi, sulla scia dei drammatici avvenimenti, ultimo quello di Barcellona. Tra i più interessanti in arrivo nelle librerie in autunno, ‘Nella mente di un terrorista’ (Einaudi) dello psicoanalista junghiano Luigi Zoja in dialogo con il giornalista italo-algerino Omar Bellicini, che ha vissuto tra le due sponde del Mediterraneo. Il libro cerca di capire i perchè alla radice della violenza islamista e le ragioni profonde che spingono tanti giovani ad aderire alla lotta armata.

Al fanatismo, vero nemico del presente, sono dedicati tre interventi di Amos Oz raccolti nel libro ‘Cari fanatici’ (Feltrinelli), nella traduzione di Elena Loewenthal, in cui lo scrittore torna anche sulla situazione del Medio Oriente e del conflitto israelo-palestinese. E arriva in Italia, insieme alla sua autrice, il bestseller da 70 mila copie ‘Contro l’odio’ (La Nave di Teseo) della tedesca Carolin Emcke, vincitrice del Friedenspreis dei librai tedeschi alla Buchmesse di Francoforte 2016. Nel saggio provocatorio e coraggioso, la giornalista freelance, classe 1967, invita a “mobilitare le cose che mancano a coloro che odiano: l’ironia, il dubbio, la visione di una società aperta”.

Hilary Mantel, prima e unica donna a ricevere due volte il Man Booker Prize, ha ambientato in Arabia Saudita il suo nuovo romanzo a sfondo giallo ‘Otto mesi a Ghazzah Street’ (Fazi) in cui troviamo la cartografa Frances Shore confinata nel suo appartamento in un paese in cui le strade non sono il posto adatto per le donne. Suo marito è spesso assente e le giornate diventano per lei un susseguirsi di vuoti e di silenzi, interrotti soltanto dai misteriosi rumori provenienti dal piano superiore, che dovrebbe essere disabitato. Un enigma tutto da sciogliere, e quando Frances capirà chi utilizza l’appartamento le conseguenze saranno tragiche.

Dopo il romanzo d’esordio ‘Prima che torni la pioggia’ (Longanesi), ispirato all’esperienza di soldato in Afghanistan e Iraq , Elliot Acherman racconta ne ‘Il buio al crocevia’ (Longanesi), la storia di Haris Abadi, metà americano e metà arabo, rapito e tenuto sotto custodia da un rifugiato siriano che recluta e addestra combattenti rivoluzionari.

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