Il libro di Crisanti e Mezza

Libri: la ‘caccia’ al Covid di Crisanti e Mezza

“Scrivere di pandemia con Andrea Crisanti è come palleggiare con Lionel Messi. Ogni tocco del pallone devi capire come la prende lui”.

Così Michele Mezza, giornalista che da tempo si occupa di sistemi digitali, presenta il nuovo libro scritto insieme al primario microbiologo di Padova. “Caccia al virus”, Donzelli editore, che sarà in libreria il prossimo 15 giugno, è un vero viaggio nella terribile esperienza del Covid-19 che si misura anche con le prospettive future per analizzare le condizioni di vita che avremo dopo l’ondata dei vaccini. Uno scienziato e un cronista, insomma, che rileggono quanto è stato fatto sinora sul fronte della pandemia e individuano gli snodi sui quali non è più possibile farsi sorprendere dall’imprevedibilità dell’infezione. Vaccini più vigilanza, è la formula che propone Crisanti. Un’azione forte e vigorosa che completi la vaccinazione della popolazione, integrata però da un sistema di controllo permanente che miri ad individuare i micro focolai che potrebbero riprodursi, come abbiamo visto accadere anche nei paesi più avanzati sull’immunizzazione, come Inghilterra e Usa.
Il controllo, spiega dettagliatamente Crisanti, rifacendosi alla sua esperienza vincente a Vo, il comune Veneto dove fin dai primi giorni della pandemia si riuscì a circoscrivere il contagio, deve avere come obiettivo quello di stanare gli asintomatici che tanti effetti negativi hanno provocato nei mesi scorsi. Per far questo bisogna attivare una strategia articolata basata su testing di massa, attorno agli individui trovati positivi ed a un sistema di tracciamento efficacie e funzionale, corredato da un’organizzazione di sequenziamento dei campioni per localizzare le eventuali varianti. Ed è proprio sul tracciamento che Crisanti e Mezza avanzano una proposta operativa che potrebbe rianimare l’esangue Immuni: l’app che al momento appare fuori gioco. Con un ridimensionamento dei volumi dei contagiati, spiegano gli autori, sarebbe possibile riprendere il controllo della circolazione del virus, attivando un’app che combini una georeferenziazione territoriale con un dispositivo di bluetooth per assicurare comunque la privacy degli utenti. Non mancano considerazioni polemiche sulla tolleranza nei confronti di Google e Apple da parte del sistema italiano che, mentre frenava l’attività territoriale di Immuni, non limitava la capacità di scannerizzazione dei nostri movimenti da parte dei due titolari dei sistemi operativi dei telefonini. Nel libro viene anche rivelata la circostanza di un piano Crisanti che era stato richiesto dal governo precedente, nell’agosto del 2020, poi rimasto nel cassetto.

Proseguendo l’itinerario che i due autori avevano iniziato con un volume precedente: ‘Il Contagio dell’algoritmo’, sempre di Donzelli, il nuovo libro offre una visione completa del pensiero di Crisanti che ancora tante polemiche scatena per la sua determinazione nel privilegiare l’obiettivo della sicurezza rispetto ad una “precoce” liberalizzazione delle attività. Scritto con ritmo serrato, il testo ci propone un punto di vista originale e complesso di quella che definisce, citando il direttore della rivista scientifica Lancet, Richard Horton, una sindemia e non una pandemia, ossia un fenomeno indotto e moltiplicato da un ambiente sociale disuguale e compromesso da punto di vista ecologico”. Condizione che ci porta a guardare il futuro con meno certezze.

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