Il Consiglio nazionale della Fnsi considera «grave e inaccettabile» la situazione dei colleghi di Stile Italia Edizioni, società che fa capo a Maurizio Belpietro, sui quali si sono abbattuti i licenziamenti collettivi decisi unilateralmente dall’azienda. La vicenda riguarda giornaliste e giornalisti delle testate Cucina Moderna, Sale&Pepe, Starbene, Tustyle e Confidenze. A rischio – ricordava appena poche ore prima il Cdr – almeno nove posti di lavoro.
In una mozione approvata nel corso della riunione di giovedì 30 giugno 2022, i consiglieri nazionali ricordano che «sindacato e Comitato di redazione hanno fatto presente alla società e alle istituzioni l’illegittimo ricorso alla legge 223 quando sono ancora intatti gli ammortizzatori di settore e quando non esiste – si legge – un nesso causale tra i licenziamenti e la cessazione o riduzione di attività».
L’azienda, incalza il Consiglio nazionale, «ha respinto ogni tentativo di trovare soluzioni non traumatiche fatto dal sindacato e non ha mai convocato ai tavoli della trattativa i direttori, unici titolati a spiegare l’eventuale nuova organizzazione del lavoro. Tutto questo – prosegue la mozione – in un contesto in cui l’editore Belpietro ha continuato ad acquisire da Mondadori nuove testate, dopo che il gruppo di Segrate ha annunciato a più riprese la sua volontà di dismettere la divisione periodici».
Insomma, «la famiglia Berlusconi “vende”, Belpietro acquista e ora rottama», rilevano i consiglieri nazionali. «Azioni – concludono – che mettono a rischio anche l’equilibrio di un sistema di garanzie che riguarda tutta la categoria».