Glielo aveva chiesto e alla fine lei ha accettato, mandando un messaggio importantissimo. Chiara Ferragni si è recata insieme a Liliana Segre al Memoriale della Shoah di Milano: una visita privata guidata direttamente dalla senatrice a vita e superstite della Shoah, per combattere l’indifferenza e utilizzare i social come un mezzo potente per non dimenticare gli orrori del passato.
Liliana Segre e Chiara Ferragni, la visita al Memoriale della Shoah
Non è mai facile affrontare argomenti delicati come l’Olocausto, specialmente sui social, dove spesso si cerca evasione e leggerezza. In questi anni però Instagram ha dimostrato di essere diventato un mezzo potente per avvicinare i giovani a materie più complesse da maneggiare.
Intuizione che ha avuto anche la senatrice a vita Liliana Segre, che qualche tempo fa aveva chiesto a Chiara Ferragni, l’influencer più famosa d’Italia, di visitare il Memoriale della Shoah a Milano per non dimenticare gli orrori della guerra. “Liliana Segre mi ha portato alla scoperta di un luogo del quale non conoscevo nulla – ha raccontato su Instagram Chiara Ferragni – il Memoriale della Shoah a Milano. Ascoltare dalla voce di Liliana, come dice lei “da nonna a nipote”, la storia di chi è stato perseguitato in questo luogo a pochi passi da casa mi ha fatto soffrire e soprattutto riflettere. Ho capito quanto le persecuzioni che spesso pensiamo siano lontane da noi nel tempo e nella geografia, si siano invece consumate sotto casa nostra, sotto gli occhi indifferenti di molti nostri concittadini. In questo luogo ho imparato quanto restare indifferenti all’odio e alla violenza, sia a suo modo un gesto ulteriore di violenza e odio”.
Le due donne hanno posato insieme davanti alla grande scritta “Indifferenza”, nell’atrio del Memoriale, proprio per ricordare a ognuno di noi di non cedere il passo all’insensibilità e al disinteresse, ma di impegnarci a diventare esseri umani migliori, pronti a metterci in discussione e imparare dal passato.
Chiara Ferragni al Memoriale della Shoah, il gesto che ci serviva
Liliana Segre non ha mai fatto mistero di voler coinvolgere l’influencer in un’operazione di sensibilizzazione sulla Shoah e sugli orrori della guerra. Una scelta che soprattutto oggi assume un valore ancora più importante, dato il conflitto in Ucraina, proprio a pochi chilometri da casa nostra.
È stata la stessa Segre a fare da guida in quello spazio da cui, il 30 gennaio 1944, tredicenne, fu stipata in un vagone diretto al lager. “Ho pensato a Chiara Ferragni, che non solo ha un seguito enorme, ma già prima di conoscerla mi sembrava una donna di spessore. Dopo averla incontrata, prima a casa mia e poi in visita al Memoriale, ho potuto conoscere la sua curiosità e disponibilità a mettersi a servizio di questa mia richiesta”, ha spiegato la senatrice a vita.
La senatrice ha anche parlato di un importante “passaggio di testimone“. Perché “quando i testimoni oculari non ci saranno più, dovremo fare affidamento su tutti quei cittadini che vorranno prendersi in carico la responsabilità di ricordare”. Un gesto importantissimo quello promosso dalle due donne, che di fronte alle atrocità in ogni parte del mondo, ci serviva per ricordare. Ricordare che la guerra non è un fatto relegato solo al passato, che non possiamo e non dobbiamo continuare a girare la testa dall’altra parte, ma educare le nuove generazioni alla sensibilità e all’accoglienza.