L’industria nautica è in crescita, ma il turismo soffre

Nonostante l’industria nautica stia vivendo un momento di grande crescita e, complessivamente, il comparto sia uno tra quelli che meglio hanno resistito alla crisi pandemica, il segmento del turismo continua a soffrire, sia per la perdita di una parte di clientela estera a causa delle misure anticovid, sia per alcune carenze normative. Questo è quanto si apprende da un comunicato stampa di Federturismo.

Si rivela necessaria una politica complessiva per il turismo costiero così come sono indispensabili misure che si estendano a tutte quelle componenti della filiera turistica che non hanno finora beneficiato degli strumenti di aiuto governativo.

“Il mare è una fondamentale risorsa economica per l’Italia, un bene ambientale da preservare attraverso meccanismi efficaci di tutela e protezione delle aree marine e costiere più sensibili – ha dichiarato la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli – e da qui nasce anche l’esigenza di individuare figure professionali sempre più in grado di valorizzare in maniera profonda la nautica e più in generale il mondo marittimo e la richiesta al Governo di affrontare il rilancio del comparto del mare e del turismo nautico, uno tra i primi settori a trainare la ripartenza del Paese”.

“Dopo un decennio di debole mercato nazionale – ha sottolineato invece il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio – i porti turistici stanno recuperando fatturato grazie al turismo di prossimità, anche se non si sono ancora raggiunti i livelli pre-2008 e neanche quelli del 2018. Quel che gli operatori si attendono ora dal Governo per la ripartenza è la possibilità definitiva del saldo e stralcio sul contenzioso relativo ai canoni pregressi, la tutela delle norme nazionali dell’estensione delle concessioni al 2033 e la possibilità di effettuare riqualificazioni e dragaggi con il Pnrr” .

Il senatore Massimo Mallegni ha ricordato come i sindaci siano stati lasciati soli in questa battaglia e, rispetto al tema della proroga delle concessioni al 2030, ha promesso un ulteriore impegno inderogabile del Parlamento qualora necessario.

Piera Toppi

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