Dopo le iniziale smentite di circostanza, l’Iran ammette che l’areo ucraino caduto a Teheran è stato colpito dalla difesa. C’è dunque un errore umano alla base della tragedia. Le autorità iraniane hanno quindi confermato le ricostruzioni fatte in questi giorni dalle capitali occidentali.
Il Boeing 737 dell’Ukraine International Airlines è stato colpito dalla difesa aerea dell’Iran. Evidentemente per un errore umano, l’aereo di linea è stato scambiato per un volo militare ed è stato attaccato. Quelli erano i giorni caldi dello scontro tra gli Usa e Teheran.
‘Mercoledì poco dopo l’attacco dell’Iran alle basi militari statunitensi in Iraq, il sistema di difesa aerea iraniana è stato in allerta per contrastare ogni possibile ritorsione degli americani, poiché alcune osservazioni avevano indicato movimenti aerei statunitensi verso siti strategici iraniani’, recita il comunicato diramato dalle Forze Armate di Teheran. Il volo della UIK sarebbe passato vicino a una base militare. Nel caos del momento e con lo stato di allerta, le forze iraniane hanno scambiato il velivolo per una minaccia militare.
Le Forze Armate iraniane hanno riconosciuto le proprie responsabilità. I vertici hanno chiesto pubblicamente scusa per la tragedia umana che si è consumata per un gravissimo errore sul quale bisognerà indagare per arrivare ad individuare il responsabile, la dinamica e le cause.
Il ministro degli Affari esteri Mohammad Javad Zarif non ha risparmiato un attacco agli Stati Uniti. Dopo aver espresso il cordoglio del governo, il funzionario ha puntato il dito contro l’avventurismo statunitense. “Il nostro profondo rammarico, le nostre scuse e condoglianze al nostro popolo, alle famiglie di tutte le vittime e alle altre nazioni colpite“, ha poi concluso Zarif.
È stata la Guida suprema iraniana Ali Khamenei a ordinare che venisse resa nota la verità. Lo riporta l’agenzia di stampa iraniana Fars, secondo la quale, “appena il leader supremo è stato informato del catastrofico errore” ha ordinato che il risultato delle indagini “fosse reso noto in modo esplicito e onesto”.
Anche il presidente iraniano Hassan Rouhani ha preso una posizione netta sull’accaduto: “La Repubblica islamica dell’Iran si rammarica profondamente per questo errore disastroso. Le indagini proseguiranno per identificare e perseguire gli autori di questa grande tragedia e questo sbaglio imperdonabile”.
“Coloro che sono coinvolti nello schianto dell’aereo ucraino saranno presto processati” ha ammesso.
Il presidente della commissione per gli Affari esteri del parlamento russo Konstantin Kosachev, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Interfax, ha dichiarato: “L’Iran deve imparare la lezione. Se la decrittazione delle scatole nere e il lavoro delle indagini non dimostrano che l’esercito iraniano lo ha fatto intenzionalmente, il caso deve essere chiuso”.
“Spero che le lezioni vengano apprese e le azioni intraprese da tutte le parti”, ha affermato il senatore.
Il primo ministro del Canada, Justin Trudeau, ha chiesto a Teheran di usare “trasparenza e giustizia” per le vittime e di giungere a una conclusione per stabilire le precise responsabilità.
Il primo ministro del Canada, Justin Trudeau, ha chiesto che dopo l’ammissione da parte dell’Iran dell’abbattimento per errore del volo di linea ucraino, Teheran usi “trasparenza e giustizia” per le vittime, giunga a una conclusione e stabilisca le precise responsabilità. Trudeau ricorda che si tratta di una “tragedia nazionale” per il Canada – 63 delle vittime erano canadesi, molti con doppia nazionalità iraniana – e che tutto il Paese “piange unito”, fa sapere una nota dell’ufficio del primo ministro.