L’accordo raggiunto con Teheran non porterà allo smantellamento dell’atomico, ne protrarrà solo i tempi di realizzazione.
Mentre i potenti della terra esultano per l’accordo sul nucleare sancito con Teheran, Israele teme che la fine per i suoi figli si avvicini. L’Iran Khomenista, l’Iran degli ayatollah e dei mullah vuole che l’arma finale sia realizzata per distruggere Israele e cacciare gli ebrei dalla terra dell’Islam. L’intento Iraniano è palese, non per niente tenuto segreto né è frutto della paranoia israeliana, che vuole ad ogni costo inventarsi nemici immaginari per perseguire i propri intenti bellici ed espansionistici. Del resto l’avversione per l’ebraismo in Iran è diventata un tratto peculiare di coloro che detengono il potere. Il piccolo territorio che ospita il popolo ebreo sin dalla sua costituzione e riconoscimento da parte della comunità internazionale, ha costituito l’ossessione costante e latente degli stati arabi che lo circondano. E la questione palestinese non c’entra niente, poiché nessun paese arabo ha aiutato i palestinesi a costruire uno stato autonomo secondo i dettami dell’ONU, anzi hanno finanziato quella frangia estremista generando organizzazioni terroristiche che hanno versato il sangue degli innocenti da più di 50 anni. L’Iran, che non è un paese arabo, ma che ha contribuito all’islamizzazione di un conflitto che ha ormai perduto ogni traccia di nazionalismo laico finalizzato all’emancipazione ed indipendenza dei territori occupati da Israele, dal 1967, aveva da sempre avuto l’obbiettivo di costruire l’arma letale per cancellare il nemico ebreo dalla faccia della terra. La comunità internazionale questo lo ha sempre avuto molto chiaro, non a caso erano state imposte le sanzioni. Tutti sapevano che l’uranio arricchito di cui dispone in quantità elevata l’Iran non aveva altro scopo. Il paese degli ayatollah lo aveva ben nascosto per evitare che una volta scoperto gli israeliani avrebbero tentato di distruggerlo o che gli inviati dell’ONU con le loro ispezioni denunciarne il possesso. Oggi con il tanto sbandierato successo di un accordo sul nucleare ,con l’Iran, a che cosa si è giunti ? Molto semplice. Un po’ di impianti smantellati, ma l’uranio arricchito dell’Iran non viene fermato ma solo rallentato. Quindi il programma nucleare a scopi bellici prosegue a rallentatore , ma non si ferma. Allora come si vuol dar torto ai timori di Israele? Poiché allo stato la distruzione non è scongiurata ma solo rinviata. Di contro però i più potenti stati del mondo con questo negoziato hanno revocato le sanzioni economiche all’Iran, con grande giovamento per gli scambi internazionali e con buona pace dei poveri ” estremisti” israeliani.