Lo stato islamico ha rivendicato la bomba esplosa in una moschea nella città meridionale saudita di Abha. Nell’attentato hanno perso la vita 17 persone, secondo quanto riporta la tv di stato.
La neonata branca dell’Isis in Arabia Saudita, dunque, ha rivendicato l’attentato suicida. Lo riferisce il Site, il sito di monitoraggio dell’estremismo islamico sul web. La bomba, precisa l’agenzia saudita Spa, è esplosa nel luogo di culto del quartier generale delle forze speciali di polizia di Asir, mentre un gruppo di reclute era riunito per la preghiera. Tra i morti vi sono almeno 10 agenti, ha precisato un portavoce del ministero dell’Interno. L’ipotesi più accreditata al momento è che l’attentato sia stato compiuto da un kamikaze che indossava una cintura esplosiva.
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