epa10254382 British Prime Minister Liz Truss delivers a resignation statement outside 10 Downing Street in London, Britain, 20 October 2022. Truss gave in to increasing calls for her to resign from Tory MP's. She will remain in power until a new Prime Minister will be appointed. EPA/ANDY RAIN

Liz Truss si dimette, il mandato più breve di sempre

Liz Truss si è dimessa da leader del Partito conservatore e rimarrà premier solo fino a quando non sarà scelto un successore. Lo ha annunciato la stessa primo ministro britannica in una breve dichiarazione a Downing Street dopo settimane disastrose alla guida del Regno Unito. L’ultimo scossone nel governo Tory: l’uscita della ministra dell’Interno.

La premier britannica Liz Truss ha annunciato, insieme alle sue dimissioni, che il voto per la sua successione si terrà “da qui alla prossima settimana”. Il governo “ha ottenuto risultati sulle bollette energetiche”, oltre a “delineare una visione per un’economia a bassa tassazione e alta crescita che sfrutterebbe le libertà della Brexit”. Ma “riconosco che, data la situazione, non posso portare a termine il mandato per il quale sono stata eletta dal partito conservatore”. Con queste parole la premier britannica Liz Truss ha annunciato le sue dimissioni affermando di essere entrata in carica “in un momento di grande instabilità economica e internazionale”.

Liz Truss è stata in carica come premier britannica per soli 45 giorni, il mandato più breve dei primi ministri del Regno Unito. Il secondo, sottolineano i media britannici, fu quello di George Canning, rimasto in carica per 119 giorni prima di morire nel 1827.

Il leader dell’opposizione britannica, il laburista Keir Starmer, ha chiesto elezioni “subito” dopo le dimissioni della premier Liz Truss.

Liz Truss ha dato le dimissioni da leader del Partito di maggioranza dei Tory, che l’aveva scelta per sostituire Boris Johnson. Da giorni la sua squadra di ministri stava perdendo pezzi e l’esecutivo aveva le ore contate.

L’annuncio di dimissioni è arrivato dopo un incontro a Downing Street tra la leader conservatrice e il collega Graham Brady, a capo del cosiddetto “Comitato 1922”, che ha il compito di organizzare un voto di sfiducia su richiesta di un ampio numero di deputati intenzionati a votare contro il governo.

“Sono entrata in carica in un momento di grande instabilità economica e internazionale – ha ricordato Liz Truss in conferenza stampa davanti al numero 10 di Downing Street – Le famiglie e le imprese erano preoccupate su come pagare le bollette. La guerra illegale di Putin in Ucraina minaccia la sicurezza di tutto il nostro continente. E il nostro Paese era stato frenato per troppo tempo dalla bassa crescita economica. Sono stata eletta dal Partito conservatore con il mandato di cambiare questa situazione. Abbiamo lavorato sulle bollette dell’energia e sul taglio dell’assicurazione nazionale. E abbiamo definito una visione per un’economia a bassa crescita fiscale e ad alta crescita, che sfrutterebbe le libertà della Brexit.”

“Riconosco però, data la situazione, di non poter realizzare il mandato per cui sono stata eletta dal Partito conservatore – ha dichiarato – Ho quindi parlato con Sua Maestà il Re per informarlo che mi dimetto da Leader del Partito Conservatore“.

La crisi del governo britannico ha avuto origine dal fallimento del voto sulla mini-finanziaria avvenuto a settembre. Da quel momento Truss ha perso due tra i suoi più stretti alleati e maggiori esponenti dell’esecutivo: il ministro delle Finanze Kwasi Kwarteng, costretto a dimettersi in luogo del più ingombrante moderato Jeremy Hunt, e, soltanto, ieri la ministra dell’Interno anti immigrazione, Suella Braverman.

L’opposizione laburista chiede adesso le elezioni anticipate per ristabilire stabilità e legittimità, dopo le dimissioni di una premier che era stata eletta con il voto 80mila iscritti ai Tories nelle primarie sei settimane fa e lo fa  anche tramite il primo cittadino di Londra, Sadiq Khan, che in un tweet scrive “Elezioni, subito”.

“Verrà ricordata per la sua ignoranza catastrofica” ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “La Gran Bretagna non ha mai avuto un primo ministro così imbarazzante” ha detto l’esponente del Cremlino a proposito delle dimissioni di Truss, mentre per il presidente francese Emmanuel Macron “è molto importante che la Gran Bretagna trovi stabilità il prima possibile.Sul piano personale, sono sempre triste quando un collega se ne va”, ha dichiarato il capo dell’Eliseo.

Al netto delle richieste di elezioni dei Laboru e del partito dei LibDem, i conservatori potrebbero confluire sul nome dell’ex ministro delle Finanze, Rishi Sunak, candidato in testa tra i possibili successori di Truss. Ma in lizza ci sarebbero anche la ledar della Camera dei Comuni,Penny Mordaunt, e l’attuale cancelliere dello Scacchiere, Jeremy Hunt, anche se si è già tirato indietro nella corsa.

La conclusione del breve, ma caotico, periodo di leadership della Truss, sembrerebbe consentire ai mercati di tirare un sospiro di sollievo, tuttavia, gli operatori rimarranno sicuramente cauti difronte all’incertezza politica del Regno Unito. Chris Beauchamp, analista di Ig, si è espresso fiducioso sul fatto che i mercati potrebbero calmarsi e che il neo Cancelliere dello Scacchiere, Jeremy Hunt, dovrebbe restare al suo posto. Scende ai minimi dallo scorso 11 ottobre il differenziale tra titoli di stato inglesi e Bund decennali tedeschi, che scivola da 213,48 a 144,1 punti, dopo le dimissioni della premier Liz Truss. In calo 2,2 punti il rendimento annuo dei titoli britannici al 3,84%, a fronte di un rialzo di 3,9 punti al 2,4% dei Bund decennali tedeschi. Nel frattempo i mercati reagiscono all’annuncio, con il Gilt decennale in allargamento di 4 punti base al 3,91% mentre il cambio gpb/usd è in rialzo dello 0,5% a 1,12.

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