La variante Omicron è “rapida nella diffusione, ma non sappiamo se sia capace di provocare una malattia grave. Il vaccino, ora più che mai, resta fondamentale, unito all’uso della mascherina”. A dichiararlo è il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, secondo il quale comunque “il vaccino, ora più che mai, resta fondamentale, unito all’uso della mascherina”. Questa variante del covid “ha un elevato numero di mutazioni (oltre trenta), identificata per la prima volta in Botswana all’inizio di novembre e poi trovata in tutti e 77 i campioni analizzati dalla provincia Gauteng del Sudafrica, tra il 12 e il 20 novembre scorsi”, dice Locatelli in una intervista rilasciata al Corriere della Sera. “Non è chiaro ad oggi se questo ceppo avrà maggior capacità di provocare malattia grave. Ma l’attenzione deve essere mantenuta al livello più elevato”. Ancora non si sa se la variante omicron riesce a sfuggire ai vaccini. “La presenza di mutazioni nelle regioni della proteina Spike riconosciuta dagli anticorpi o dalle cellule T linfocitarie potrebbe ridurre parzialmente l’efficacia dei vaccini – afferma -. Tuttavia, solo ulteriori valutazioni ci daranno una risposta fondata sull’evidenza”.Per il numero uno del consiglio superiore della sanità i bambini devono essere vaccinati. “Deve essere offerta la vaccinazione per tutelare la loro salute, per favorire la loro frequenza scolastica e per tutelare le attività sociali, ludiche e ricreative, la cui deprivazione ha un impatto negativo sullo sviluppo. I vaccini pediatrici saranno disponibili qualche giorno prima di Natale e si procederà con un dosaggio che è pari a un terzo rispetto a quello degli adulti somministrando due dosi a distanza di 3 settimane”. Per Locatelli “il momento è delicato e l’invito, ancora una volta, è per chi non si è mai vaccinato, di non avere indugi e per chi, invece, vaccinato lo è già a procedere con la terza dose”. Anche le misure non farmacologiche di prevenzione “hanno dato un contributo importante: aver mantenuto l’uso delle mascherine nei locali chiusi, così come in tutte le situazioni in cui all’aperto si possono creare assembramenti” spiega ancora Locatelli, secondo cui è consigliabile “in metro e autobus, dove l’affollamento è maggiore, usare dispositivi di tipo FFP2″.
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