Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, l’articolo ricevuto da James Hansen
Il simbolo qui sopra appare sulla banconota da un dollaro americano e attira – specialmente negli ultimi anni – molta attenzione dai “cospirazionisti” più sfrenati che lo legano, oltre che alla Massoneria, agli Illuminati, una società “segreta” che si suppone sia nata in Baviera nel XVIII secolo con l’obiettivo di instaurare un nuovo ordine mondiale, una sorta di occulto governo planetario. L’occhio nel triangolo fu a lungo un simbolo cristiano, rappresentativo della Divina Provvidenza di Dio, della sua vigilanza sugli affari terreni. I tre lati del triangolo dovevano simboleggiare la Sacra Trinità – il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo – come nella “Cena in Emmaus” del pittore fiorentino Jacopo da Pontormo (1494-1557). L’utilizzo di questo tipo di raffigurazione fu però bandito dalla Chiesa durante la Contro-riforma e scomparve dall’iconografia cattolica. Nell’uso americano voleva essere un simbolo rivoluzionario, con i tredici livelli della piramide che rappresentavano i primi tredici stati degli Usa, quelli che si ribellarono alla sovranità britannica nel 1776, come ricorda la data incisa alla base della struttura. L’occhio doveva invocare la benevola attenzione di Dio al nuovo paese. In seguito il logo occhiuto fu adottato anche dai rivoltosi della Rivoluzione francese del 1789 – un altro avvenimento che dispiacque parecchio alla Chiesa di Roma. Negli ultimi tempi, oltre alla sua costante presenza sul dollaro, è stato utilizzato da alcuni artisti pop-rock anglosassoni – Madonna, Jay-Z e Kanye West – forse più per il suo impatto grafico che per sentite considerazioni esoteriche. Comunque sia, come logotipo è anche una meravigliosa rappresentazione dell’emergente “società di sorveglianza” in cui le nuove tecnologie informatiche e di comunicazione vengono sempre più utilizzate per monitorare i comportamenti dei cittadini, per “tenerli d’occhio”. Secondo un recente servizio della BBC riguardo alla secolare vitalità del simbolo, l’Occhio della Provvidenza non è prova di una concertazione cospiratoria, ma “un brillante e perdurante pezzo di design”. |
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