Locri: 17 arresti per spaccio di droga

Un’ accurata indagine della Guardia di Finanza di Locri, ha portato all’esecuzione di una misura cautelate , contro 19 persone, 17 delle quali ristrette in carcere, dedite al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti nel comprensorio della Locride. L’inchiesta è partita nel 2008, ed ha consentito di raccogliere elementi a carico di un organizzato sodalizio criminale che riforniva, con continuità, il mercato locrese dello spaccio di droga. Il centro dello spaccio, dove i tossicodipendenti potevano trovare qualsiasi tipo di sostanze stupefacenti, era localizzato nell’area di Marina di Gioiosa Jonica denominata “Cavalleria”. In tale quartiere, divenuto tristemente noto quale vero e proprio “market della droga”, sono risultati risiedere gran parte dei soggetti arrestati, alcuni dei quali sono ritenuti organici alla cosca ‘ndranghetista dei Mazzaferro, attiva su tutta la fascia ionica della provincia.

Le attività investigative hanno consentito di evidenziare come i membri dell’organizzazione criminale, nei dialoghi aventi a oggetto i traffici illeciti, al fine di evitare di essere compresi durante eventuali attivita’ di intercettazioni telefoniche, adottassero sistematicamente una sorte di codice di riferimento, conosciuto dai soli interessati, in forza del quale la sostanza stupefacente veniva chiamata nei modi piu’ disparati: “legno”, “magliette”, “frutta”, “caffe'”. Le indagini, risultate particolarmente difficoltose in ragione del contesto territoriale in cui si sono svolte, caratterizzato da un’alta densita’ mafiosa che ha reso quanto mai complicata l’attivita’ degli inquirenti, hanno permesso di disarticolare l’intera filiera criminale. Nel corso delle attivita’ di polizia giudiziaria, infatti, gia’ 6 spacciatori erano stati arrestati in flagranza di reato ed erano stati sequestrati 200 grammi di cocaina e piu’ di 2 chilogrammi fra eroina, marijuana e hashish anche a comprova della differenziazione delle sostanze stupefacenti trattate. L’operazione – coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria nelle persone del procuratore capo Giuseppe Pignatone, del procuratore aggiunto Nicola Gratteri e del sostituto procuratore Francesco Tedesco – e’ scattata alle prime luci dell’alba di oggi e ha visto il coinvolgimento di piu’ di 80 militari, di unita’ cinofile antidroga e di un elicottero. In esecuzione dell’ordinanza emessa dal giudice delle indagini preliminari Kate Tassone, 17 persone sono state tratte in arresto presso le case circondariali, mentre altre due sono state destinatarie della misura dell’obbligo di dimora nel luogo di residenza.

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