È scattata la gara di solidarietà a Lodi, la città finita al centro delle polemiche per l’ordinanza del sindaco che ha ristretto il numero delle persone con diritto di accedere alle agevolazioni per i servizi scolastici costringendo centinaia di famiglie straniere a rinunciare alla mensa o allo scuolabus.
Di fronte alla notizia e alla campagna di sensibilizzazione di diverse associazioni, oltre duemila persone hanno manifestato la propria solidarietà effettuando donazioni per un valore complessivo – al momento – di oltre 60.000 euro. Le donazioni sono state momentaneamente sospese in attesa di conoscere l’esito del ricorso presentato da tutte le minoranze del Consiglio comunale di Lodi presso il Tribunale di Milano contro il decreto emesso dal sindaco di Lodi.
Il provvedimento del sindaco leghista Sara Casanova impone alle famiglie straniere di presentare i documenti relativi al proprio status nel paese di origine. Tali documenti, per persone che fuggono dalle zone di guerra o sono rifugiati politici, sono difficili da reperire e comunque potrebbero non riflettere la realtà. Una famiglia benestante nel proprio paese d’origine potrebbe aver perso tutto dopo la sua fuga e risultare quindi nullatenente. Senza i documenti richiesti dal Comune di Lodi, o anche in presenza di una documentazione ritenuta incompleta, la famiglia viene inserita nella fascia di reddito più alta, costringendo le famiglie a rinunciare ai servizi scolastici come la mensa e lo scuolabus.