“In Libia il cessate il fuoco non c’è ancora, la tregua e l’embargo sulle armi sono state violate, il conflitto prosegue. Il processo politico di Berlino è ancora in corso, ma la situazione sul terreno è molto brutta”. Così Borrell, spiegando di aver ricevuto una lettera dall’inviato speciale dell’Onu Ghassan Salamé con gli ultimi aggiornamenti. “Il taglio sul petrolio sta indebolendo l’economia del Paese che perde circa 60 milioni di dollari al giorno”, ha aggiunto
“La situazione in Libia resta molto preoccupante”. Lo ha detto l’inviato aggiunto dell’Onu Stephanie Williams, in conferenza stampa a Monaco, dopo il Follow up Committee sulla Libia. “Nonostante alcuni segnali positivi”, ha spiegato, la popolazione continua a soffrire e la situazione economica continua a deteriorarsi, esacerbata dal blocco del petrolio.
“Dobbiamo tenere il punto sull’embargo della armi. Ci vuole una missione dell’Unione Europea che sia in grado di bloccare l’ingresso delle armi in Libia. Noi crediamo che oltre al cessate il fuoco serva una missione di monitoraggio”. Lo ha detto il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, secondo quanto si apprende, durante il suo intervento alla Riunione Ministeriale dell’International Follow-Up Committee sulla Libia, a Monaco.