“Quando hanno qualche cruccio i bambini spesso si appartano e sono tristi. Alcuni sommergono dentro di se la piccole sconfitte della vita, e sublimano con le attività del fantasticare la loro amarezza. Anche se a tratti ostentano addirittura allegria, conica disinvoltura o giocano ad inventarsi paradisi di astrazione.” I giardini di Kensington sono il paradiso di astrazione di J.M. Barrie, uomo dalla biografia sofferta e controversa; da questo animo tormentato, da questo uomo eternamente ragazzo, sgorga, come un fiore la figura di Peter Pan, piccolo demone amato da uccelli e fate, ed eroe di tutti i bambini che frequentano i celeberrimi giardini di Londra. Peter, racchiude in se’ natura umana e natura magica. E’ più felice di tutti gli altri bambini, nonostante non possa più tornare dalla sua mamma. Me crede di essere davvero felice e la fede è la cosa che mette davvero le ali agli esseri viventi. Le sue avventure nei giardini sono intrise di magia, a dispetto di una piccola nota malinconica che le attraversa. In questa versione del Teatro dei Naviganti, la storia diventa una narrazione drammatizzata che prevede il coinvolgimento dei piccoli spettatori, che diventano in diversi momenti a loro volta narratori della storia, allo stesso modo in cui Barrie afferma di averla creata insieme a “David” il personaggio che nel romanzo adombra i bambini Davies, i bambini che Barrie adottò ed ai quali è dedicata l’epopea di Peter Pan. Lo spettacolo, come il romanzo da cui è tratto, ci dà modo, di essere naufraghi per un attimo sull’isola di un’infanzia straordinaria, dove basta premere per un momento le mani contro le tempie per tornare ad avere le ali e volare e danzare in mezzo alle fate. Lo spettacolo è liberamente tratto da “Peter Pan nei giardini di Kensington”di J.M.Barrie, con adattamento ed interpretazione di Mariapia Rizzo e la regia di Domenico Cucinotta, ideatori entrambi del Teatro dei Naviganti, nato a Messina. Lo spettacolo andrà in scena il 30 Marzo prossimo ed idealmente messo in scena per i bambini di ogni età.