L’Orchestra sinfonica di Milano ‘Giuseppe Verdi’, con la direzione di Claus Peter Flor, domani sera a Lucerna nell’Auditorium KKL

ORCHESTRA SINFONICA DI MILANO GIUSEPPE VERDI

laVerdi

DOMANI SERA IN CONCERTO NEL PRESTIGIOSO AUDITORIUM DELLA

 KKL DI LUCERNA

con la direzione di

Claus Peter Flor

e la straordinaria partecipazione di

KHATIA BUNIATISHVILI

Domani sera, venerdì 5 gennaio, alle ore 19.30, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi – laVerdi sarà in concerto a Lucerna presso il prestigioso auditorium della Kultur und Kongresszentrum Luzern – KKL sotto la guida del suo Direttore Musicale Claus Peter Flor. Il programma prevede l’esecuzione della Sinfonia n.5 di Čajkovskij e del Concerto per pianoforte e orchestra in La minore di Schumanncon la straordinaria partecipazione di una delle più acclamate pianiste soliste di oggi: Khatia Buniatishvili.

È la mia trasferta per un concerto con La Verdi fuori dall’Italia – una Premiere. Ogni Premiere ha le sue aspettative – proprio come le mie. – commenta il direttore musicale de LaVerdi Claus Peter Flor – In  particolar modo perché questa volta avverrà a Lucerna, la città dov’è iniziata la mia carriera di direttore d’orchestra internazionale. Lì ho vinto il premio ‘In Memoriam Walter Strebi’ (il fondatore del Festival di Lucerna insieme a A. Toscanini nel 1938) e, in quel luogo stupendo, ho vissuto la svolta più importante della mia vita incontrando il mio maestro Raphael Kubelik.»

La Quinta sinfonia fu scritta da Čajkovskij nell’estate del 1888, in un periodo abbastanza sereno della sua vita: la sua fama di compositore era ormai salda, e anche come direttore d’orchestra iniziava a riscuotere successi fuori dai confini della Russia. La sinfonia si apre con un tema che ritornerà in tutti i movimenti seguenti come un motto unificatore, garante dell’unità del lavoro. In un appunto scritto da Čajkovskij nel periodo della stesura della Quinta, viene definito il significato di questa idea musicale, che esprime ‘la totale sottomissione davanti al Fato – oppure, il che è lo stesso, agli imperscrutabili disegni della Provvidenza’. Il destino che Čajkovskij sente come avverso non è qualcosa che gli si oppone dall’esterno, ma al contrario è uno stato interiore, una debolezza soggettiva: è l’impossibilità di reggere il peso dell’esistenza. La sinfonia dunque si dichiara fin dall’inizio come il prodotto di un’introspezione del soggetto che l’ha creata, della sua psiche sofferente e rinunciataria.

L’intenzione di scrivere un Concerto per pianoforte e orchestra fu espresso da Robert Schumann in una lettera del 26 gennaio 1839 indirizzata a Clara Wieck, destinata a diventare sua moglie l’anno successivo. Nella lettera il compositore affermava che il concerto sarebbe stato ‘una via di mezzo fra la sinfonia, il concerto e la sonata grande’. A Schumann occorsero ben cinque anni per scrivere il concerto: dal 1841, anno a cui risale il primo movimento (intitolato Konzert-Phantasie in la minore), al luglio del 1845, quando vennero completati il secondo e il terzo movimento.

L’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi è stata fondata nel 1993 da Vladimir Delman diventando fin da subito un riferimento imprescindibile per il grande repertorio sinfonico a Milano e in tutta la Lombardia. La sede dei primi concerti fu in origine la Sala Verdi del Conservatorio di Milano per poi passare al Teatro Lirico. Il 6 ottobre 1999 è stata inaugurata, con la Sinfonia n. 2 Resurrezione di Mahler diretta da Riccardo Chailly, la nuova sede stabile dell’Orchestra, l’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, che per le sue caratteristiche estetiche, tecnologiche e acustiche è considerata una delle migliori sale da concerto italiane nonché un luogo storico della cultura milanese. Sul podio de laVerdi dal 1999 ad oggi si sono susseguiti tre Direttori Musicali di altissimo prestigio: Riccardo Chailly (1999-2005), la cui esperienza ha portato laVerdi ad imporsi come una delle più rilevanti realtà sinfoniche nazionali, in grado di affrontare un repertorio che spazia da Bach ai capisaldi del sinfonismo ottocentesco fino alla musica del Novecento; Zhang Xian (2009 – 2016), primo direttore donna ad assumere un tale incarico in Italia e, infine, Claus Peter Flor (2017/18 – in corso). Nel corso della sua giovane storia, laVerdi ha ospitato alcune delle più prestigiose bacchette della seconda metà del ‘900, da Carlo Maria Giulini a Peter Maag, da Georges Pretre fino a Vladimir Fedoseyev, Helmuth Rilling, Patrick Fournillier e Riccardo Muti. Tra i grandi solisti protagonisti di memorabili concerti con laVerdi ricordiamo: Martha Argerich, Aldo Ceccato, Tibor Varga, Steven Isserlis, Lilya Zilberstein, Roberto Prosseda, Kolja Blacher e Yefim Bronfman.

www.laverdi.org

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