Roma. L’ospedale Bambino Gesù di Roma vuole occuparsi di Charlie Gard, il bambino di dieci mesi affetto da grave patologia genetica a cui i medici londinesi staccheranno le macchine che lo tengono in vita, nonostante la volontà contraria dei genitori. La presidente del Bambino Gesù Mariella Enoc ha infatti spiegato di aver chiesto al Great Ormond Street Hospital di Londra, dove è ricoverato il neonato, se vi siano le condizioni sanitarie per un eventuale trasferimento di Charlie presso il nostro ospedale.
‘Difendere la vita umana, soprattutto quando è ferita dalla malattia, è un impegno d’amore che Dio affida ad ogni uomo’, ha sottolineato Enoc, ricordando che le parole del Santo Padre, riferite al piccolo Charlie, ben riassumono la mission dell’ospedale Bambino Gesù. Per questo la presidente del Bambino Gesù ha chiesto al direttore sanitario del nosocomio romano, riferimento per il trattamento dei pazienti pediatrici, di mettersi in contatto con l’ospedale di Londra e verificare la possibilità del trasferimento. ‘Sappiamo che il caso è disperato e che, a quanto risulta, non vi sono terapie efficaci’, ha aggiunto Enoc, sottolineando: ‘Siamo vicini ai genitori nella preghiera e, se questo è il loro desiderio, disponibili ad accogliere il loro bambino presso di noi, per il tempo che gli resterà da vivere’.