Il turismo senza barriere qualifica le strutture e i sistemi di ospitalità che si attrezzano ad accogliere tutti e aumenta il fatturato aziendale di una percentuale tra il 18 e il 20 per cento. Il Veneto, già Regione di riferimento europea per l’ospitalità accessibile, ieri ha siglato con l’Organizzazione Mondiale del Turismo dell’ONU un protocollo di collaborazione specifico sull’accessibilità turistica, ufficializzato durante il MITA, il Meeting Internazionale del Turismo Accessibile, al quale ha preso parte anche l’assessore regionale alle politiche sociali, affiancato dal presidente della Fiera di Vicenza Matteo Marzotto, dal presidente dell’organizzazione Villege4All e da Sofia Righetti, da domenica scorsa campionessa italiana di slalom gigante su monoscì e vicecampionessa di slalom speciale. “Per noi il turismo accessibile è un impegno politico e morale prima ancora che un’opportunità, consapevoli peraltro che attrezzando le nostre mete offriamo in ogni caso a tutti gli ospiti un servizio di maggiore qualità: stiamo infatti parlando di un’ospitalità accessibile anche ad anziani, famiglie con bambini piccoli, gestanti, sordi, ciechi, disabili motori, persone con problemi alimentari o di allergie”, ha affermato l’assessore al turismo. Nel corso della presentazione delle iniziative che in Veneto vengono rivolte all’accessibilità, l’assessore regionale ha preannunciato un finanziamento di 10 milioni destinato ai Comuni turistici del Veneto che si attrezzano per l’accessibilità e si è impegnato per fare in modo che Sofia Righetti, veronese di Negrar, possa trovare anche in Veneto piste attrezzate per allenarsi nella sua specialità. Nell’ambito del turismo, che già di per sé rappresenta la prima industria del nostro Paese, il turismo accessibile costituisce un comparto ad altissimo potenziale. Basti pensare agli 80 milioni di europei con disabilità, di cui 4 milioni sono italiani, a cui aggiungere i circa 2 milioni di accompagnatori, che possiamo definire nel loro insieme utenti con differenti necessità. Sofia Righetti ha ribadito che per essere accessibili non siano necessarie grandi cose, ma tanta attenzione che si traduca in fatti.