L'edicola di Ciro Maniglia in piazza Principe Umberto, dove e' stato vinto il secondo biglietto fortunato della lotteria Italia, Napoli, 7 gennaio 2019. ANSA/CESARE ABBATE

Lotteria Italia: crollo storico, venduti 4,7 mln biglietti

Anche la Lotteria Italia risente della crisi legata al Covid-19. Per l’edizione 2020, infatti, sono stati acquistati appena 4,7 milioni di biglietti con un calo del 30% rispetto all’anno precedente.

Stando ai dati forniti dall’agenzia specializzata Agipronews, infatti, si tratterebbe di un crollo storico che non si registrava da 40 anni, con un incasso pari a circa 23,5 milioni di euro. Lo scorso anno i biglietti venduti erano stati 6,7 milioni, per un incasso di 34 milioni di euro. Le cause principali del calo sono legate proprio alla pandemia, tra restrizioni alle attività commerciali e limitazioni negli spostamenti. Provvedimenti che, secondo gli esperti, hanno fortemente condizionato le vendite in stazioni ferroviarie, autogrill e aeroporti, luoghi dove tradizionalmente la Lotteria Italia mantiene il suo appeal affiancando la rete distributiva delle tabaccherie. Positivi segnali sono arrivati dall’acquisto di biglietti online, anche se non sufficienti per coprire le perdite registrate nel canale retail. Mercoledì 6 gennaio, nel corso della trasmissione Rai “Soliti ignoti”, saranno annunciati i biglietti vincenti i premi di prima categoria, di cui il primo da 5 milioni di euro.

Giochi: nel 2020 raccolta -25%, bruciati 5 miliardi di euro – Nel 2020 l’emergenza coronavirus ha costretto le attività di gioco – sale giochi, sale scommesse e sale bingo – a 5 mesi e mezzo di chiusura. Provvedimenti che hanno di fatto ‘congelato’ il gioco pubblico in media per 165 giorni, come riporta Agimeg. Uno stop forzato che avrà un impatto significativo sulla raccolta nel 2020. Secondo le stime dei concessionari, raccolte dall’agenzia specializzata, il settore perderà infatti circa il 25% degli incassi. Nel 2020 si registrerà una raccolta stimata in 80/82 miliardi di euro, contro i 110 miliardi del 2019. La riduzione della raccolta, ripartita diversamente tra i diversi settori – quella sulla rete fisica ha subìto una ovvia battuta d’arresto, mentre il gioco online è aumentato del 40% – avrà ripercussioni anche in termini di gettito erariale, con un calo di circa 4,5/5 miliardi di euro. Lo scorso anno nelle casse dello Stato finirono 11,5 miliardi di euro, nel 2020 se ne prevedono tra i 6,5 e 7 miliardi.

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