Luca Bernardo: “Più soldi o mi ritiro”

Più soldi o mi ritiro: il candidato del centrodestra per le amministrative a Milano, Luca Bernardo, avrebbe detto così alle forze che lo sostengono. “Se tutti i partiti della coalizione non versano entro lunedì 50mila euro a testa, convoco una conferenza stampa e mi ritiro”: questo il contenuto di un audio WhatsApp registrato da Bernardo, inviato ai dirigenti milanesi di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Milano Popolare e poi finito sul sito de La Repubblica. Parole forti che scuotono la campagna elettorale.

In un secondo momento, però, è arrivata una precisazione: “Ho usato toni decisi, ma è il gioco delle parti. Tanto rumore per nulla”. Il messaggio comunque era chiaro: “Non è mia abitudine ritirarmi ma torno a fare il mio lavoro che tanto mi piace”. Data la grande eco mediatica di questo audio rubato, il candidato di Milano è subito intervenuto, rilasciando un commento a LaPresse: “Confermo, ma si è trattato di uno scambio nel pieno rispetto della trasparenza, a partire dalla trasparenza verso i milanesi. Il fatto che in una chat abbia usato dei toni decisi, dipende dal gioco delle parti che normalmente si ha in queste circostanze”.

Nel frattempo anche i partiti di centrodestra hanno commentato l’accaduto rilasciando una nota congiunta: “La Lega Salvini Premier, Fratelli d’Italia, Forza Italia, la lista Luca Bernardo Sindaco, Maurizio Lupi Milano Popolare e il Partito Liberale Europeo confermano il massimo impegno a sostegno della candidatura di Luca Bernardo. La grande affluenza e il successo di tutti gli eventi organizzati in questi giorni a Milano per Luca Bernardo ci mostrano una grande voglia di cambiamento in città e soprattutto una concreta possibilità di ottenere un buonissimo risultato reale ben oltre i dati dei sondaggi”, prosegue la nota. Il leader leghista Matteo Salvini ha dichiarato: “La Lega c’è, diamo tutto il sostegno possibile e immaginabile. Spero che anche tutto il centrodestra ci sia, perché qualcuno ogni tanto lo vedo un po’ distratto”.

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Il motivo? Bernardo “si sente abbandonato nella campagna elettorale dalla coalizione di centrodestra sia politicamente (nei manifesti elettorali della Lega c’è solo il volto di Matteo Salvini) che economicamente (Silvio Berlusconi non caccia un euro)”. Già negli scorsi giorni erano arrivate le dimissioni di Alessandro Gonzato, giornalista di Libero, nominato come portavoce di Bernardo lo scorso 4 agosto.

Nonostante le indiscrezioni di Dagospia Salvini si è presentato in compagnia del suo candidato al gazebo del Carroccio in via Fauché a Milano: “Vincere a Milano è possibile. L’unico sondaggio che guardo è quello del 3-4 ottobre. La Lega crede nella squadra, nel futuro, Milano merita un nuovo stadio, una nuova città della giustizia, metropolitane ultimate. Conto che tutto il centrodestra sia compatto e convinto che si va al ballottaggio, è scontato, e che ce la si giochi con due idee della città. Lasciamo ad altri le polemiche. La priorità è la sicurezza e il sindaco può assumere in via straordinaria centinaia di uomini e donne della polizia locale e accendere le telecamere. C’è l’emergenza casa a Milano e quindi un piano straordinario di costruzione di case comunali e popolari. Aggiungo – ha concluso Salvini, che non ha alcuna intenzione di perdere – le barriere architettoniche, non è possibile aver trovato i soldi per la pista ciclabile di Corso Buenos Aires e non per abbattere 3mila barriere”.

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