Luca Persico, frontman dei 99 Posse, a Radio Punto Nuovo

PERSICO (99 Posse): “Abbiamo provato a raccontare un’epoca, pronti per festeggiare 30 anni di carriera. Rimandati due tour, non si poteva fare musica in quelle condizioni. Vogliamo ritrovare la nostra gente”

A trent’anni dalla loro fondazione, i 99 Posse sono tornati sulla scena musicale. Il frontman del gruppo, Luca Persico, è stato ospite di Radio Punto Nuovo: “Non abbiamo rimandato i festeggiamenti perché i trent’anni di carriera li abbiamo compiuti a ottobre 2021, quindi ora fino a ottobre 2022 siamo ancora nel pieno dell’anno dei festeggiamenti (ride, ndr). Abbiamo provato a raccontare un’epoca da un altro punto di vista. Ed è stata un’epoca in cui gli altri punti di vista non avevano tanto spazio di visibilità. Abbiamo provato a disegnare, come intero movimento culturale degli anni ’90, un posto fisico, dei luoghi in cui esprimere la nostra difficoltà ad essere inseriti nelle dinamiche che esistevano. Tutto nasceva da un fastidio che ancora oggi, dopo trent’anni, continuiamo a provare. Non è una cosa molto buona ma è un dato di fatto. C’è il fastidio di non trovare un posto fisico a proprio agio con le proprie idee, una collocazione politica che ti rappresenti. Nel culturale poi si sfondano porte ancora più grosse, perché la musica e la letteratura tra la metà degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 non ci rappresentavano, se non una piccola parte borderline che noi andavamo a cercare scavando, chiaramente senza i social. Abbiamo scavato e trovato degli spazi di agibilità dove dare meno fastidio. Una cosa che facciamo ancora oggi, dopo trent’anni. C’è tanta voglia di ritrovare la nostra gente, non posso descriverlo con le parole. Ci proverò con le note. Questo tour l’abbiamo iniziato a preparare nel novembre 2019, poi è arrivato il Covid. Ci abbiamo riprovato un anno dopo ma ecco la seconda ondata. Poi ci abbiamo riprovato nell’estate 2021 ma all’ultimo momento è emerso che c’erano ancora posti a sedere numerati, obbligo di Green Pass. Noi ritenevamo non si potesse fare musica in quelle condizioni. Non abbiamo preso bene questa cosa annullando il tour dello scorso anno. Quindi abbiamo una voglia matta di tornare sul palco. Abbiamo fatto la data zero, senza considerare il 1° maggio a Taranto in cui abbiamo suonato tre canzoni. Sant’Antonio Abate è la prima data in Campania dopo circa cinque anni che non ci suoniamo. L’ultimo concerto come Posse l’abbiamo fatto nell’estate 2017 in Campania. Chi non viene non sa che si perde”.

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