Rai Cultura ha deciso che non manderà in onda su Rai Storia l’intervista a Luca Varani, condannato come mandante dell’aggressione di Lucia Annibali, sfregiata con l’acido nel 2013, realizzata da Franca Leosini nel 2016 per ‘Storie Maledette’. La decisione, precisa Rai Cultura, è stata presa ‘per non urtare la sensibilità delle vittime e dei telespettatori’.
L’intervista era prevista in onda nel palinsesto della ‘Domenica Con’ su Rai Storia dalle 14 alle 24, curato da Franca Leosini e tutto dedicato – a pochi giorni dalla ricorrenza delle Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne – a questo tema, per ‘ribadire il rifiuto incondizionato di ogni forma di violenza e per proporre, inoltre, ritratti di donne che hanno contribuito in modo determinante alla crescita del nostro Paese’, si legge in una nota. L’intervista a Varani ‘senza sconti e senza nessun tipo di compiacimento, ribadiva – condannandola apertamente – tutta la gravità e la gratuità di un gesto criminale. Tuttavia, per non urtare la sensibilità delle vittime e dei telespettatori, Rai Cultura ha deciso di non mettere più in onda quell’intervista, mantenendo la programmazione del film tv ‘Io ci sono’ con Cristiana Capotondi che fa rivivere il grande coraggio e la straordinaria determinazione di Lucia Annibali’, conclude la nota.
A denunciare per prima la scelta della tv di Stato era stata la stessa Annibali. ‘In vista di questa ricorrenza, Rai Storia ha deciso di riproporre l’intervista al soggetto giudicato responsabile dei gravi gesti che hanno colpito duramente la mia vita. Una intervista ritenuta già inopportuna ai tempi, che mi aveva ferito allora, e che mi ferisce ancor di più oggi. Una decisione che poco ha a che fare con quel senso di cura, di rispetto e di impegno. Per questo, anche oggi, come allora, scelgo di non partecipare allo spettacolo della mia vita. Scelgo di esercitare il mio diritto a non sentirmi omaggiata. Preferisco essere io, ogni giorno, a raccontarmi attraverso le mie scelte, le mie idee, i miei pensieri. A scegliere le parole che descrivono la mia forza e le mie insicurezze, il mio coraggio e la mia inquietudine. Perché so che, le mie, saranno le parole più giuste. Perché la storia è mia’, aveva scritto la deputata di Italia Viva sui social.