L’Ucraina perde un altro campione: Zvonok ritrovato tra le macerie

La tragedia che sta attraversando l’Ucraina ha coinvolto anche lo sport, che ha tributato un numero già elevato di vite umane alla guerra scaturita dall’invasione russa e che si sta muovendo verso Odessa e Kiev, ancora ucraine e non intenzionate a cedere all’avanzata delle forze messe in campo da Vladimir Putin.

Yevhen Zvonok, campione di kickboxing ucraino, è morto

Con la conferma, da parte della Federazione, della scomparsa del 22enne kickboxer Yevhen Zvonok, l’immane portata di questo conflitto ha palesato la sua spietatezza, anche nei confronti dei giovani sportivi: l’atleta ucraino, promossa del kickboxing, è morto sotto i bombardamenti russi.

Tra i corpi estratti sotto le macerie di una scuola di Chernigov finita nel mirino di un attacco aereo russo c’è infatti anche quello di Yevhen Zvonok che, pur non avendo alcun addestramento militare, si era arruolato da volontario nell’esercito per la difesa territoriale subito dopo l’inizio del conflitto bellico.

La conferma della morte di Yevhen Zvonok

Di questo ragazzo non si avevano notizie dal 2 marzo scorso, prima che il Comitato non si avevano sue notizie dallo scorso 2 marzo prima che il Comitato Sportivo Ucraino annunciasse il suo decesso avvenuto il 3 marzo e che il suo corpo fosse rinvenuto a quattro giorni di distanza, nel corso delle operazioni di recupero delle vittime.

L’annuncio è stato dato attraverso i canali ufficiali social: un modo per rendere, ove possibile, pubblica la notizia e consentire a quanti ne avvertano il bisogno di esternare il proprio cordoglio.

Chi era Yevhen Zvonok

Si tratta del quarto sportivo di cui si ha ufficiale conferma della morte, dall’inizio della guerra in Ucraina. Yevhen Zvonok era infatti uno degli astri nascenti della kickboxing a livello internazionale.

Il primo a perdere la vita, in questo terribile elenco, è stato il biathleta Yevgeny Malishev e i due giovani calciatori, Martynenko e Sapylo.

Dopo essersi laureato campione nazionale infatti il 22enne ha conquistato la medaglia d’argento negli ultimi Campionati Mondiali tenutisi a Budapest lo scorso settembre.

Il ricordo dell’allenatore Serhiy Lisyuk

Quando è iniziata l’invasione da parte della Russia, si stava preparando per il campionato nazionale con l’obiettivo di confermare il suo titolo di campione ucraino della sua categoria, ma in un giorno si è trovato a passare da combattere sul ring a combattere in una guerra vera e propria:

“Yevhen era un ragazzo coraggioso che non si è mai tirato indietro, ha accettato ogni sfida – ha detto il suo allenatore Serhiy Lisyuk a Suspilne –. Di recente avevamo programmato di partecipare ad una competizione internazionale. Alla fine di marzo poi avrebbe dovuto disputare il campionato dell’Ucraina, e ci stavamo preparando per andare insieme ad Odessa, ma ora non c’è più”, il suo ricordo.

Un omaggio a un ragazzo di 22 anni, che attendeva di tornare alla sua vita e ai campionati in programma ad Odessa, allo sport. A quei sogni di libertà, che lo hanno indotto a indossare la divisa.

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