Il Documento programmatico di bilancio 2017 dell’Italia, al pari di quelli di Belgio, Cipro, Lituania, Slovenia e Finlandia, configura un rischio di inadempienza con i requisiti per il 2017 previsti dal patto di stabilità e potrebbe risultare in una deviazione significativa dal percorso di aggiustamento verso l’obiettivo di medio termine. Lo comunica la Commissione europea.
Per quanto riguarda i 15 Paesi nel braccio preventivo del patto, cinque (Germania, Estonia, Lussemburgo, Slovacchia e Paesi Bassi) hanno presentato documenti programmatici di bilancio che rispettano i requisiti per il 2017 previsti dal patto di stabilità; altri quattro (Irlanda, Lettonia, Malta e Austria) sono complessivamente in linea con i requisiti, cosa che potrebbe risultare in qualche deviazione dal percorso di aggiustamento verso i rispettivi obiettivi di medio termine.
Per Cipro e Italia i differenziali sono più grandi, sebbene per l’Italia una parte significativa della deviazione sia dovuta ai costi associati con l’attività sismica nel Paese, che è stata molto seria e drammatica quest’anno, e anche alla gestione dei flussi migratori. E noi ne terremo conto, sottolinea inoltre il commissario europeo agli Affari economici e finanziari, Pierre Moscovici, in conferenza stampa a Bruxelles.