L’UE “riesuma” Luigi Di Maio e Bruxelles lo vuole emissario nel Golfo, secondo fonti accreditate l’ex ministro degli Esteri del governo Draghi ed ex leader di Impegno Civico sarebbe in pole per un delicato incarico sulle forniture energetiche. La Repubblica cita fra le fonti gli uffici della Commissione europea che lo vorrebbero per l’importante incarico. Chi sarebbe in lizza assieme a Di Maio? L’ex commissario europeo Dimitris Avramopoulos, poi Markos Kiprianos, ex ministro degli Esteri di Cipro e uno slovacco “che ha ricoperto il suo stesso ruolo”. L’emissario Ue è una figura chiave per le forniture energetiche e la scelta finale spetta al Servizio Europeo per l’Azione Esterna. Repubblica spiega che Di Maio sarebbe nella rosa dei quattro nomi per l’incarico e che a breve ci sarà la scelta del Commissario europeo Josep Borrell. La candidatura di Di Maio avrebbe anche avuto il benestare di Mario Draghi. All’ex ministro, ex pentastellato ed ex capo di un partito nato per scissione dai M5s di Giuseppe Conte toccherebbe un ruolo chiave per le forniture energetiche. Ma quale sarebbe la denominazione specifica della carica? Inviato Speciale Ue nel Golfo Persico.
“Apprendo con sconcerto che Luigi Di Maio sarebbe oggetto di valutazione a livello di Unione Europea per un eventuale incarico da inviato per il Golfo Persico per occuparsi di gas e di energia. Dopo aver dimostrato tanta presunzione e tanta incompetenza sarebbe davvero assurdo che le istituzioni europee utilizzassero uno come Di Maio per un incarico rilevante e delicato. Capisco che è disoccupato, ma si trovi un normale lavoro e non continui a portare all’interno di istituzioni la sua totale inadeguatezza. Personalmente riterrei da parte dell’Unione Europea l’affidamento di un incarico a Di Maio un’autentica provocazione nei confronti dell’Italia. Dopo i tanti danni fatti alle istituzioni e alla politica Di Maio invece che farsi inviare nel Golfo Persico si faccia inviare a casa e ci rimanga”, dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.