Più vicino a Conte o a Grillo? “Difficile dire perché i due non hanno una questione politica. È una questione di potere ed è incredibile perché Grillo dovrebbe essere l’azionista e Conte l’amministratore delegato, se vogliamo usare un termine aziendale, ma lo stipendio di Grillo dipende da Conte e invece dovrebbe essere viceversa. Questo sta creando non so se l’ultimo atto del Movimento 5 Stelle, ma lo ha portato al livello più basso”, afferma Luigi di Maio, rappresentante speciale dell’Ue per il Golfo Persico ed ex ministro degli Esteri, intervenendo nella puntata di ”A casa di Maria Latella”.
Elly Schlein si può fidare di Giuseppe Conte? “Io con Conte non parlo da tanto tempo. Però io ricordo un Conte che ha sempre avuto, ma legittimamente, l’ambizione di tornare a palazzo Chigi, e come presidente del Consiglio ovviamente, in nessun altro ruolo. Se questa è la stessa ambizione di Giuseppe Conte anche oggi è chiaro che Elly Schlein ha un problema perché il Movimento 5 Stelle a questo punto si pone come forza assolutista nella coalizione che vuole la leadership della coalizione pur non avendo i numeri”.
L’ex leader pentastellato non esclude il ritorno in politica: “La politica è qualcosa che crea dipendenza. Io spero di essermi disintossicato, però, come tutte le ricadute, tutto è possibile”. Poi chiosa “Il giorno della mia sconfitta alle politiche, quando ho perso con lo 0,6%, è il giorno che benedico. Ho vinto diverse elezioni nella mia vita e poi ho perso quella che mi ha cambiato la vita. Io mi aspettavo di riuscire a rientrare in Parlamento, con pochissimi numeri ma di ricominciare da lì, questo non lo nascondo, ma di fatto poi dopo quella sostanziale sconfitta, nel giro di due settimane ho incontrato la mia partner con cui adesso abbiamo un figlio e poi da lì è iniziata la strada per la candidatura a Bruxelles come rappresentante speciale del Golfo”.