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Luigi Pirandello, uno dei più celebri scrittori e drammaturghi della letteratura italiana, è il protagonista del doodle di oggi. Google infatti per ricordare i 145 anni dalla sua nascita e il suo ruolo nella letteratura mondiale del Novecento, gli dedica la pagina principale con un disegno che rappresenta lo scrittore con una maschera in mano. L’immagine fà un chiaro riferimento al suo “teatro allo specchio”, concetto in cui la vita viene rappresentata per quello che è, senza la maschera della convenienza sociale e dell’ipocrisia. In questo modo, lo spettatore poteva vedersi allo specchio per capire la propria condizione e cercare di migliorarla. Dopo una prima fase ancora un po’ acerba, nel 1917 Pirandello si avvicinò al decadentismo e avviò la fase del teatro umoristico, con opere come “Così è se vi pare”, “La giara” e “Il giuoco delle pareti”. A partire dagli anni 20 maturò ulteriormente avviando un’altra fase molto proficua, producendo testi letterari e opere come “L’uomo dal fiore in bocca”, “La favola del figlio cambiato” e “Ciascuno a suo modo”, in cui si trattava, tra le tante cose, il concetto dell’abolizione della quarta parete, e cioè la parete immaginaria che divide attori e pubblico, in modo tale da coinvolgere gli spettatori e renderli parte attiva della rappresentazione. Nel 1934 gli fu assegnato il Premio Nobel per la letteratura “grazie al suo coraggio e alla sua ingegnosa ripresentazione dell’arte drammatica e teatrale”.
Giovanna Laudato
