Lupi si dimette ma si difende in Aula

Il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi ha annunciato le sue dimissioni in Aula alla Camera ma non senza una difesa serrata del suo operato. “Me ne vado a testa alta”, ha detto. “Non chiedo garantismo perchè dai pm non c’è nessuna accusa”. E rivendica il lavoro di questi 22 mesi al ministero che “non possono essere cancellati in tre giorni”.A sole 72 ore dai fatti, ha detto, c’è la presa d’atto della necessità della mia scelta che sto compiendo e della mia comunicazione al presidente del consiglio e al presidente della Repubblica. A 72 ore dai fatti e a non da 72 giorni. Lupi ha parlato in un’Aula quasi vuota. Per due volte, ha detto, sono stato vice presidente di questa Aula, e questo è il luogo dove compiere il gesto che mi accingo a fare. Il Parlamento è il luogo del consenso della sovranità del popolo, il luogo del potere, da qui emana la fiducia per il mio Ministero, è il luogo della responsabilità ed è mio dovere rendere conto dell’esercizio del potere a me affidato. Quindi sono pronto a rispondere di ciò che ho fatto in questi 22 mesi da quando ho giurato prima volta da ministro. E’ evidente a tutti, quanto sia inverosimile che un amico di famiglia da 40 anni abbia potuto accreditarsi a me regalandomi un vestito. L’orologio che i Perotti hanno regalato a suo figlio, ribadisce, non lo avrebbe accettato: “Non gli ho chiesto di sostituirlo, se questo è il mio errore lo ammetto”. Ho potuto verificare come Incalza nei vari procedimenti penali nel quale è rimasto coinvolto non ha mai subito una decisione di condanna. Questi sono stati i motivi che mi hanno indotto a non rimuoverlo”. Io a differenza di molti qui dentro credo fortemente nello stato di diritto e nella presunzione di innocenza. Lascio il Governo a testa alta, guardandovi negli occhi. Vi auguro, cari deputati, in questi giorni di demagogia a brandelli di non trovarvi mai dentro bolle mediatiche difficili da scoppiare e di non aver mai qualcuno che entri nella vostra famiglia e intimità. Vedo il lato politico di questa difficile vicenda. Molte persone mi hanno dimostrato amicizia. E per me più importante di tante cose. Sarò anche un comprimario come ho letto sui giornali, ma la cosa cui tengo di più nella mia vita sono i rapporti umani personali. 

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