Lupini tra salute e diabete

I lupini sono legumi antichi che venivano coltivati già 4 mila anni fa nelle regioni che si affacciano sul Mediterraneo,   non solo per l’alimentazione degli esseri umani, ma anche per nutrire i pascoli e il terreno. Ricchi di vitamina A, B e C, Omega 3 e Omega 6, nonché di numerosi minerali, i lupini sono da sempre utilizzati per l’alto potere saziante e i loro numerosi benefici: in particolare è noto che questo legume è ottimo per regolarizzare la digestione e per favorire l’assimilazione dei nutrienti.

A queste proprietà, stando a una recente ricerca australiana, può ora essere aggiunta quella di stimolare la secrezione dell’insulina da parte del pancreas, cosicché il lupino risulterebbe anche un rimedio efficace contro il diabete. La scoperta è stata effettuata da un team di ricercatori della Curtin University a Perth che, guidati dal dottor Philip Newsholme, hanno analizzato gli effetti prodotti da un estratto dei semi di lupino, grazie al quale intendono ora produrre un integratore con effetti persino più potenti dei farmaci attualmente in uso per contrastare il diabete.

Di recente se ne parla di più grazie al fatto che l’Onu ha riconosciuto il 2016 come anno internazionale dei legumi e perché la ricerca ha fatto emergere proprietà nutraceutiche che potrebbero aiutare a mantenersi in un buono stato di salute. Innanzitutto va detto che, come gli altri legumi, il consumo di lupini è associato con un minor rischio di sviluppare sovrappeso, obesità, diabete e disturbicardiovascolari. Grazie al loro consumo si introducono proteine vegetali, fibre, micronutrienti e altre sostanze utili al mantenimento della salute. Il loro consumo regolare consente di ridurre gli alimenti di origine animale, i quali apportano maggiori quantità di grassi saturi e colesterolo.

 Le proprietà nutrizionali principali sono quelle legate all’apporto di proteine, fibra, micronutrienti, soprattutto vitamine, potassio, ferro, calcio e fosforo, e grassi buoni, omega-3 e omega-6. Grazie a queste sostanze i lupini risultano essere un alimento nutriente, energetico e saziante e consentono di aiutare le normali funzioni del metabolismo e di alcuni organi come l’intestino.

 Da considerare che a favore del lupino c’è l’apporto proteico che risulta essere più alto rispetto agli altri legumi e alla sua praticità di utilizzo anche come spuntino nutriente ed energetico. Proprio la presenza di una proteina, la conglutina, sembrerebbe alla base dell’effetto ipoglicemizzante. Inoltre, non va dimenticato l’apporto di fibra solubile, la quale esercita un’azione di rallentamento dell’assorbimento dei carboidrati, riducendo i picchi glicemici e un’azione positiva sul controllo di una normale flora batterica intestinale, altro punto importante per la salute in generale e per controllare i valori di glicemia e colesterolo in particolare.

L’estratto di lupino in polvere potrebbe essere facilmente assunto diluendolo in acqua (o in una qualsiasi bevanda) da assumere poco prima di un pasto: ciò favorirebbe l’abbassamento dei livelli di glicemia e del picco che si verifica dopo un normale pasto.

Stando a quanto dichiarato dai ricercatori lo studio è ancora in fase iniziale, ma dopo i positivi test di laboratorio, quelli su pazienti diabetici potrebbero iniziare già entro due o tre anni.

Moreno Manzi

 

 

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