L’Assemblea costituente del Movimento 5 stelle si terrà nelle giornate del 23 e del 24 novembre, sabato e domenica”, dice il presidente del Movimento, Giuseppe Conte, ai cronisti alla Camera che lo interpellano.
Sulla votazione in Vigilanza Rai per la ratifica della nomina della presidente della Rai “lo abbiamo già detto: non votiamo Simona Agnes”, ribadisce il leader M5S che è intervenuto anche sul nulla di fatto alla Camera sulla votazione per il giudice della Consulta. Conte ha negato fortemente le voci di una trattativa con la maggioranza: “Ricostruzioni fantasiose”.
“Nel momento in cui abbiamo capito che c’era un blitz in atto, abbiamo subito internamente deciso che non si poteva rischiare di consentirlo e occorreva una risposta adeguata. – così Conte – Con una maggioranza che pensa di fare da sola, su un passaggio così importante, e spera di raccattare qualche voto è impossibile ragionare. Dispiace che un appuntamento istituzionale ci costringa a un blitz del genere”.
“Io spero che la maggioranza oggi tragga una seria riflessione che coinvolge il governo direttamente, perché è a Chigi che c’è stata questa cabina di regia. Devono riflettere su questo metodo che è inaccettabile, per questo blitz fatto in modo proditorio. I passaggi istituzionali non si affrontano in maniera proditoria”, conclude Conte.
La politica italiana è il regno del possibile, dunque non ci sorprende se Luigi Di Maio – ex grillino e poi ex draghiano, silurato dagli elettori con la sua Ape Maio – sta davvero pensando ad un suo ritorno in campo. Dal ritiro dorato come rappresentante speciale dell’Ue nel Golfo Persico, nomina che resta uno dei più grandi misteri della Repubblica italiana, Giggino pontifica sulla lite Conte-Grillo, sul futuro del M5S e sulla sua sconfitta politica (“il giorno che benedico”). Però lancia pure un avviso, che sa di minaccia: “La politica è qualcosa che crea dipendenza. Io spero di essermi disintossicato, però, come tutte le ricadute, tutto è possibile”.