Un blog autogestito, che snobba i fondi pubblici perché dietro le quinte c’è chi finanzia. Eppure succede che la crisi colpisca anche i ‘grandi’ come Casaleggio e che un anticonformista come Grillo debba piegarsi alle logiche del mercato. Dal 2012, infatti, l’alter ego virtuale del leader del MoVimento 5 Stelle, è stato costretto a ricorrere alla pubblicità per scongiurare la chiusura del suo blog, il ‘verbo’ ufficiale del suo MoVimento. I bilanci sono diventati sempre più ‘rossi’ e, per scongiurare la chiusura, ha dovuto inserire degli sponsor per fare cassa.
“Il Blog – si legge nel post pubblicato dallo staff grillino- è nato nel 2005. A differenza della maggior parte dei prodotti editoriali italiani televisivi o cartacei non ha mai utilizzato fondi pubblici. Negli ultimi anni la sua gestione è stata sempre in perdita. Nel 2012 i costi erano diventati insostenibili e fu inserita per questo, verso metà anno, la pubblicità, ma non per tutte le categorie, per evitare di chiuderlo”.
“Nel 2011 – continua la nota – Casaleggio Associati (CA) ha chiuso in passivo di 57.800 euro con un fatturato di circa 1.400.000 euro. Le perdite del blog sono state sempre coperte da CA. I bilanci di CA depositati alla Camera di Commercio di Milano sono peraltro disponibili a qualunque giornalista interessato ai suoi mirabolanti guadagni”.