Il premier Mario Draghi ha parlato, durante un incontro con i giornalisti a Palazzo Chigi prima della pausa estiva dei lavori del Governo, del Reddito di cittadinanza. La misura di contrasto alla povertà e alla disoccupazione fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle è al centro del dibattito politico nell’ultimo periodo, con diversi partiti che si sono schierati apertamente contro il sussidio.
Dall’opposizione è critica la voce di Giorgia Meloni, presidentessa di Fratelli d’Italia, che ha definito il Rdc come una “paghetta di Stato”. Ma anche all’interno del Governo inizia a pesare il fuoco amico della Lega di Matteo Salvini e di Italia Viva di Matteo Renzi, con quest’ultimo che ha anche proposto un referendum per l’abolizione del sostegno.
Nell’ultimo periodo si sono rincorse voci sulla possibile riforma del Reddito di cittadinanza, anche a fronte delle tante polemiche perché, a conti fatti, non avrebbe raggiunto l’obiettivo per cui è nato, cioè quello di creare occupazione.
I detrattori del sussidio hanno anche evidenziato a più riprese che i requisiti poco rigidi e i l’impossibilità di effettuare controlli a tappeto hanno generato anche un gran numero di furbetti che hanno iniziato a percepire il Rdc senza averne diritto e nonostante, in alcuni casi, gli ingenti patrimoni.
I sostenitori del Reddito di cittadinanza, invece, sottolineano che la misura, pur fallendo come aiuto nella ricerca del lavoro, è stata molto efficace come strumento di lotta alla povertà, salvando dall’indigenza un cospicuo numero di famiglie italiane.
Nel 2019, dall’entrata in vigore a marzo, le domande per il Rdc sono state 1,64 milioni (1,1 milioni i beneficiari, per 2,7 milioni di persone coinvolte). Nel 2020 lo hanno richiesto 1,46 milioni di famiglie (1,6 milioni quelle beneficiarie, per un totale di 3,7 milioni di cittadini aiutati dal sussidio).
Solo nei primi 6 mesi del 2021 altri 798 mila nuclei familiari hanno richiesto il Reddito di cittadinanza. L’importo medio erogato è cresciuto nel tempo, da 492 euro del 2019 ai 548 attuali.
Tra i sostenitori del Reddito di cittadinanza c’è, a sorpresa, Mario Draghi. Ai cronisti ha dichiarato che “è troppo presto” per pensare a una riforma del sussidio pentastellato. Ma ha sottolineato di condividere appieno il principio alla base della misura.
Insomma, Rdc promosso per il presidente del Consiglio, che ha però sottolineato la necessità di una riforma del mondo dell’occupazione. La priorità sarà però aprire un tavolo con il ministro Andrea Orlando sul tema della sicurezza sul lavoro. Il premier ha ricordato con parole di affetto Laila El Harim e Luana D’Orazio, due delle tante operaie vittime di morte bianca.