E’ il tema del terzo mandato il nodo più intricato sul cammino del Movimento 5 Stelle. Alla vigilia degli stati generali, dove il tema è, con ogni probabilità, uno dei punti clou del dibattito, fanno discutere le parole di Giancarlo Cancelleri, viceministro dei Trasporti già consigliere regionale siciliano, il quale ha annunciato la sua intenzione di candidarsi per la terza volta come governatore della Sicilia.Tanto è bastato a far esplodere la polemica all’interno del Movimento. Quindi ora si possono fare più di due mandati?, si chiede più di un eletto in chat
L’indirizzo dato dagli attivisti – stando alla stragrande maggioranza dei documenti prodotti dalle assemblee regionali va infatti nella direzione di una sostanziale conferma della regola dei due mandati, proprio come vorrebbero Alessandro Di Battista e Davide Casaleggio.
L’ex deputato parlerà domenica, insieme agli altri 29 oratori selezionati dagli iscritti sulla piattaforma Rousseau: tra questi, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Stefano Buffagni e Paola Taverna. Confermata la presenza alla kermesse online del premier Giuseppe Conte, che interverrà con un breve video di saluto, mentre al momento non si hanno notizie di possibili interventi di Casaleggio e Beppe Grillo. Il garante M5S è stato contattato nelle ultime ore da numerosi parlamentari e non è escluso che alla fine decida palesarsi con un videomessaggio. E mentre il primo ‘congresso’ della storia pentastellata si avvia alla conclusione, fa discutere la scelta dei vertici grillini di tenere ‘segreti’ i voti ricevuti dai 30 oratori scelti su Rousseau per partecipare all’assemblea plenaria di domenica. “Noi un tempo eravamo quelli dello streaming e della trasparenza. Perché non possiamo sapere, ora, quante preferenze siano state ottenute dai candidati eletti e non?”, si chiede per esempio il presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra su Facebook.
“Leggendo il documento di guida della discussione del primo giorno, registro che molte decisioni sono già state date per acquisite e si chiedono solo i dettagli. Su altre, come la questione sul vincolo dei due mandati l’indicazione dai territori é stata chiara, ossia che rimanga intoccabile, ma al primo punto del documento guida si indica esplicitamente di dibattere su eventuali deroghe da adottare”, scrive su Fb Davide Casaleggio: “Le persone che dibatteranno dei nostri valori dovrebbero in primis aver rispettato le regole che abbiamo oggi. Non vorrei che si arrivi al paradosso che a scrivere le regole siano anche coloro che per primi non le rispettano. Alcuni giornali si interrogano sulla mia eventuale presenza agli Stati Generali del Movimento 5 Stelle. Ho ricevuto ieri l’invito a partecipare nella discussione di domenica. Ho deciso di declinare perché ritengo che se ci sono delle regole di ingaggio, queste debbano essere rispettate. Penso sia doveroso pubblicare i voti sia dei delegati del sabato sia dei relatori della domenica prima dell’evento, come anche i verbali delle riunioni provinciali e regionali, nella versione originale, che riportino i risultati degli incontri ufficiali nei quali tutti hanno potuto partecipare e che oggi non sono pubblici. Valorizzare le competenze in ingresso e quelle acquisite nell’esperienza istituzionale dei portavoce, senza rinunciare al principio fondante del limite al doppio mandato. E’ il primo dei quesiti che i 305 delegati M5s saranno chiamati a risolvere al tavolo sulle “regole e principi” convocato nell’ambito della due giorni di lavoro degli Stati generali M5s di sabato e domenica. Un documento di lavoro inviato ai partecipati il M5s informa infatti i delegati che “gli esiti delle assemblee regionali hanno confermato che il limite del doppio mandato va mantenuto, in quanto elemento distintivo e irrinunciabile del Movimento 5 Stelle ” ma anche che “contemporaneamente, è emersa la necessità di capire come possano essere valorizzate le competenze acquisite dai portavoce nel corso dell’esperienza istituzionale”. Sul piatto ci sono varie soluzioni: come la possibilità di svolgere il ” terzo mandato per meriti speciali” o, tra gli altri, mantenere la regola del mandato “zero” per i consiglieri comunali o “consentire un terzo mandato consecutivo se uno dei due mandati precedenti ha avuto durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno”.
Il sipario sulla kermesse M5S calerà domenica sera ma per il capo politico Vito Crimi “il processo di partecipazione” non si ferma. “Dopo gli stati generali darò mandato ai coordinatori tematici del team del futuro di avviare una serie di assemblee tematiche che prendendo spunto dalle idee venute fuori dagli stati generali, dal lavoro fatto nelle istituzioni e dal governo, avvalendosi anche di esperti, possa approfondire i temi e costruire un’agenda del Paese post-covid targata Movimento 5 Stelle”, annuncia sul Blog delle Stelle il reggente grillino.